Giuseppe ci racconti di Lei, chi è Giuseppe D’Angelo come persona?Ringraziandovi per l’invito, con molto piacere, vi parlo della mia persona.Mi sono laureato in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli studi di Napoli L’Orientale, scrivendo una tesi in Letteratura Spagnola trattando un’opera di Federico García Lorca, El Retablillo de Don Cristóbal, analizzando le analogie e le differenze tra i personaggi di Don Cristóbal e Pulcinella, unendo in tal modo la tradizione andalusa con quella partenopea.Sono molto socievole, propositivo ed entusiasta in ogni nuova esperienza.Ho cercato sempre di studiare, sperimentare, approfondire e soprattutto coltivare le mie passioni, il teatro e la musica, che sono sempre state il leitmotiv della mia vita. E come artista?Il mio percorso artistico, invece, è iniziato sin dalla tenera età di sei anni grazie alla partecipazione allo Zecchino d’Oro nel 1994, vincendo le selezioni regionali della Campania e giungendo alla prima fase presso l’Antoniano di Bologna. Successivamente mi sono iscritto alla Catullo di Pomigliano D’Arco, dove ho scelto una sezione a sperimentazione musicale, studiando la chitarra classica sotto la guida del M° Piero Viti.Ho intrapreso subito dopo gli studi di Canto Moderno con il M° Pasquale Castaldo. Ho svolto il ruolo di Vicepresidente e Tenore del Coro Polifonico dell’Università L’Orientale di Napoli per 4 anni.Ho ricevuto nel corso della mia carriera artistica numerosi premi e targhe di merito che ci tengo a menzionare: il premio “Matt…attori” al IV Festival di Baiano nel 2013, il “Disco Martini” al Mia Martini Festival nel 2016, il premio “Mario Abbate” al V Festival di Napoli nel 2019, una menzione d’onore al premio “Scriptura” nel 2021 ed ovviamente il premio “Napoli Cultural Classic” 2022.Lo scorso giugno ha vinto in modo corale il premio Napoli Cultural Classic per la sezione video e poesia. Come è nato questo progetto?Il progetto Light Sounds è nato circa 10 anni fa. Abbiamo realizzato un E.P., un singolo e tre videoclip. La realizzazione del videoclip del “Père Lachaise” risale a circa 4 anni fa. Dopo un viaggio nella capitale francese del pianista Giovanni Pulente e della sua visita al cimitero monumentale di Parigi, “Père Lachaise”, dove sono sepolti i più grandi artisti della storia mondiale, mi sono cimentato nella scrittura di questo singolo. Ho voluto descrivere una storia d’amore intensa tra i due protagonisti innamorati, il tutto così presente nella mente dell’attore, tra sogno e realtà.E’ davvero molto interessante come si susseguono le immagini in maniera così forte e piene di sentimento. L’amore, la vita e l’esistenza sono il “fil rouge” dell’intera opera.Il set e le scenografie scelte per le riprese sono: il bellissimo parco del Castello Ducale di Marigliano e il meraviglioso Teatro Summarte di Somma Vesuviana.Ci siamo affidati al talento del regista Sebastiano Covone con il quale ho realizzato anche lo storyboard dell’opera. E’ stata davvero un’esperienza meravigliosa che ha coinvolto musicisti, ingegneri del suono, graphic designer, attori, comparse e sponsor.Siamo riusciti a pubblicare lo short-video nel mese di Gennaio del 2022. I nostri brani sono disponibili su tutti gli store digitali grazie all’etichetta Sound Management Corporation. Credo che siamo riusciti a realizzare un’opera di alto spessore artistico e ringrazio la giuria tecnica e il pubblico per averci votato in maniera così numerosa.Quali sono gli artisti dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?Gli artisti ai quali mi ispiro sono i classici del cantautorato italiano e internazionale come Modugno, Battisti, Pino Daniele, Sting, Muse e Coldplay.Invece come attore quali sono i personaggi che ha portato in scena ed ha sentito più vicino alla sua sensibilità.I principali personaggi che ho interpretato e portato in scena sono quelli della nostra tradizione artistica partenopea come : lo “Scugnizzo” in Cupido scherza e spazza di De Filippo al teatro Sannazzaro. Il ruolo di “Peppeniello” in Miseria e Nobiltà di Scarpetta al Teatro Politeama. Il Lazzaro Giovanni, nel Masaniello carnefice e vittima scritto da mio padre e realizzato in Piazza Mercato a Napoli durante il Maggio dei Monumenti nel 2002. I ruoli di Benino e Sarchiapone tratti dalla “Cantata dei Pastori” del Perrucci realizzata nelle scuole elementari della provincia di Napoli. I ruoli del Pazzariello, Felice Sciosciammocca ed infine il ruolo di Pulcinella, per il quale ho realizzato il mio primo spettacolo teatrale, prosa e musica dedicata alla storia della maschera e alla nostra tradizione. Dal 2015 sono figurante e attore per video e spot pubblicitari con la “The Jackal”.Invece la musica in tutte le sue sfumature ha sempre conquistato la sua anima fin da bambino...Si, la musica ha sempre fatto parte della mia vita. Cercavo di scoprire sempre nuovi artisti, partendo dai gusti musicali della mia famiglia e successivamente ho cercato ed individuato un mio personale percorso culturale, puntando ad essere originale ed innovativo. Ho sempre avuto occhi attenti e curiosi verso il futuro e penso davvero che non esiste cura migliore del fare arte.In generale cosa pensi del mondo della Rete intesa come social o webseries all’interno di un contesto culturale ? Secondo lei la Rete sarà la strada del futuro per l’arte?Credo che l’universo dei social o webseries è in continua evoluzione. Sono davvero interessanti le nuove proposte cosmopolite con tematiche sempre al passo con i tempi e le mode che affermano sempre di più la continua metamorfosi dei gusti delle nuove generazioni.Dal mio punto di vista, sono dell’idea che il mondo del web sarà in parte il futuro per l’arte. Non bisognerà mai smettere di suonare per le strade, le piazze, i club. I Beatles sono nati nel Cavern di Liverpool, altrimenti non sarebbero mai diventati la storia della musica mondiale. I live sono formativi ed importanti sotto molteplici aspetti sia come crescita dei valori umani da condividere con i musicisti e il pubblico, sia per diventare musicista e renderlo un vero e proprio lavoro.Il lavoro al tempo del “coronavirus” come stanno rispondendo gli artisti a questa emergenza virale ed umanitaria che ha colpito il mondo e come pensate di rientrare in campo viste le problematiche che sta affrontando il mondo del cinema in generale.Durante l’emergenza covid, gli artisti hanno risposto positivamente e nel migliore dei modi, condividendo al massimo le proprie opere e stando sempre più vicini ai propri fans. Il web ha aiutato tantissimo, ma ovviamente è importante il live “face-to-face”. Stare dietro ad uno schermo aiuta in parte. Speriamo si possa tornare quanto prima ad un normalità, ora in versione 2.0, consapevoli di ciò che è accaduto all’intera umanità con la speranza che riusciamo davvero a diventare più responsabili e consapevoli del rispetto delle normative, nella possibilità di suonare in luoghi maggiormente sicuri per tutti. Viste le difficoltà tecniche del momento sono intenzionato a realizzare uno short-video musicale con illustrazioni grafiche. Pensiamo di rientrare in campo, in ambito cinematografico, non appena ci sarà un netto miglioramento delle condizioni per lavorare in sicurezza I suoi prossimi impegni.Al momento sono impegnato con la realizzazione di un mio spettacolo teatrale che spero di poter realizzare a teatro. Sono sempre attivo nella scrittura di nuovi brani inediti e mi auguro di poterli realizzare al più presto.