Home
Concorsi
Contatti
Primo Piano
Bando CINECI' 2023 - Corti Cultural Classic 2023 per la sezione Carnevale al vincitore un premio di 2000 euro e al miglior corto..
01/12/2022
Blog
Per la RUBRICA "Le buone letture" - LA VARIABILE UMANA di Elisabetta Stragapede
25/11/2022
Blog
Novità dal Blog
"Amore e passione": il manager Antonio Desiderio porta i grandi amori e la passione latina in scena a passi da danza"
06/03/2023
Blog
Ai nastri di partenza la terza edizione del Concorso letterario tra Poesie e Racconti "IL DONO PER LA VITA"
03/03/2023
Blog
L'attore Danilo Napoleone: " NON AVREI MAI PENSATO DI FARE QUESTO MESTIERE, QUANDO ERO PICCOLO AVEVO PAURA DI STARE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE. CREDO CHE LA COSA PIÙ BELLA DI QUESTO MESTIERE È SCOPRIRE SÉ STESSI E MOSTRARE A TUTTI LE PROPRIE FRAGILITÀ."
03/03/2023
Blog
“La Sacra Bibbia Dell’Amore” approda a Teatro. il 4 e il 5 marzo a Benevento all'Auditorium Spina Verde e il 7 e 8 marzo a Roma Teatro Tordinona
27/02/2023
Blog
Il danzatore e coreografo Fabio Crestale :"Sono sicuramente molto legato a quella che è in assoluto la mia prima composizione coreografica: “Al muro”, che debuttò nel 2011 e che fu frutto dei miei primi anni vissuti a Parigi..."
09/02/2023
Blog
l'attore Enrico Basile : " Io amo i ruoli poco netti, quelli dove ci sono un mucchio di contraddizioni perché sono quelli dove riesco a rispecchiarmi.."
Enrico ci racconti di Lei, chi è Enrico Basile come persona?
Sono una persona molto timida, anche se lo nascondo veramente bene. Anzi, passo per un uomo spigliato e disinvolto, ma in realtà vorrei sempre nascondermi da qualche parte. Sono un sognatore, ma nel vero senso della parola: Sono sempre perso in un altrove, sempre a romanzare qualcosa nella mia testa. Vivo seguendo il mio istinto così da non avere mai rimpianti. A volte le conseguenze sono disastrose, ma va bene così. In fondo c’è sempre una soluzione per ogni problema, l’unica soluzione che manca, è, per l’appunto, la risoluzione di un rimpianto. E poi, amo ascoltare le storie delle persone, posso stare ore ad ascoltare quello che la gente mi racconta. Poco importa quanto siano vere queste storie, il racconto interessante è il perché lo stiano raccontando.
Descriva il suo giorno lavorativo perfetto…
Facilissimo: Otto/dieci ore in teatro a provare, fare della scrittura di scena, improvvisare e costruire uno spettacolo. Finito il lavoro, buttarsi in un teatro o al cinema. Ricominciare daccapo il giorno dopo.
Come nasce la sua passione per la recitazione?
É nata per puro caso. Frequentavo l’ultimo anno di liceo ed un mio amico mi chiese di accompagnarlo ad un corso di recitazione. Io non ne avevo nessuna voglia, ma il mio amico era timido, insistette ed io finii per cedere. Lui smise dopo pochi mesi. Io, pur vivendo la recitazione tra alti e bassi in questi ventidue anni, non ho mai smesso.
Quali sono gli artisti dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?
Influenzato, non so, di sicuro ci sono degli attori che amo profondamente: Mastroianni su tutti. Non credo sia stato il più grande di tutti i tempi, ma Mastroianni era lui e lui soltanto. Non esistono eredi, né ne esisteranno mai. Allo stesso modo, penso a James Dean. Questi due attori, avevano qualcosa nello sguardo, anzi, dietro i loro occhi, che non si può apprendere, né replicare. Per quanto riguarda la regia, io dico che c’è Eduardo De Filippo e poi tutto il resto. Per il cinema, dovrei fare un elenco infinito.
In generale sono attratto dagli anti eroi, da quei personaggi che sembrano sempre sul punto di soccombere alla vita, ma che nel momento peggiore trovano una motivazione profonda dentro di sé, un guizzo che li fa riemergere e proseguire per la loro strada. Penso al ciclo di film su Antoine Doinel di Truffaut , o ad Arturo Bandini, l’alter ego di John Fante.
Lei si è formato al teatro Elicantropo più di vent’anni fa. Come nasce questo incontro artistico e di formazione.
Come le ho accennato prima, per puro caso. I primi mesi furono difficili, non capivo molto e di certo non era stata né la passione, né la curiosità, a spingermi ad iscrivermi ad un corso di recitazione. Però eravamo seguiti da due docenti straordinari: Umberto Serra e Carlo Cerciello. Umberto aveva la capacità di farti appassionare a tutto, ti spiegava il teatro con un tale amore ed una tale passione, che chiunque si sarebbe innamorato del palcoscenico. Carlo si occupava invece del lato più tecnico della recitazione, e già dal secondo anno, cominciò a farci recitare nei suoi spettacoli, a cucirli addosso a noi. Con uno di questi spettacoli, “Stanza 101”, vincemmo il premio Ubu. Si immagini l’emozione per un gruppo di attori ventenni, andare a Milano in uno dei templi del teatro, a ricevere il premio più prestigioso che esista in Italia. Queste sono emozioni che si inscrivono nel profondo e che ti segnano per tutta la vita.
Come attore quali sono i personaggi che ha portato in scena ed ha sentito più vicino alla sua sensibilità.
Io amo i ruoli poco netti, quelli dove ci sono un mucchio di contraddizioni perché sono quelli dove riesco a rispecchiarmi.
Io credo che la recitazione sia finzione, però, per arrivare a padroneggiare quella finzione, bisogna partire per forza da sé stessi. Quindi, a me va benissimo qualunque ruolo, il bello dell’attore sta in questo, l’importante è che non sia un cliché.
Nel duemiladiciannove, ha debuttato come regista con “Figlie di cagna”, libero adattamento del “Grande quaderno” della “Trilogia della città di K” di Agota Kristof, come mai si sta spostando verso la regia.
Necessità. Non mi viene in mente nessun’altro termine per descrivere meglio questo slittamento. Io adoro recitare, ma la regia è un’altra cosa. Creare un mondo che non esisteva, modellarlo a seconda della mia visione e donarla allo spettatore, non ha eguali. Se penso a tutta la mia vita, al modo in cui vivo ciò che mi accade, mi sembra naturale essermi spostato in quella direzione. E poi, la Trilogia della città di K è uno dei miei libri preferiti, non potevo che cominciare da lì il mio percorso registico, da ciò che amo. Portarne in scena una parte, mi ha riempito d’orgoglio.
Ci racconti della sua formazione d’attore con il movimento di filmmakers indipendenti chiamato Kino.
Prima però, devo spendere due parole per spiegare cosa è il Kino, visto che non tutti lo conoscono: Il Kino è un movimento internazionale di filmmakers indipendenti. É una manifestazione che dura sette/dieci giorni, suddivisi in varie sessioni, in cui si incontrano attori, registi, d.o.p, sceneggiatori e via discorrendo. All’inizio di ogni sessione, c’è un pitching, ovvero un momento in cui, solitamente un regista o sceneggiatore, propone la propria idea. Alla fine di questo momento, gli artisti si organizzano in maniera spontanea e si va a girare. Ad ogni manifestazione, vengono prodotti almeno una quarantina di lavori, e più di una volta, ho assistito alla creazione di veri e propri gioielli. Il Kino è davvero un altro modo di fare cinema. Io stesso, nell’arco di quattro/cinque anni, ho girato in questo modo almeno un centinaio di cortometraggi ed ho imparato ad interfacciarmi con la telecamera, recitando anche in inglese, ma soprattutto in francese. Come spesso mi accade, anche il Kino è entrato nella mia vita per puro caso: Incontrai un vecchio amico dell’Elicantropo, David Power, che mi raccontò di questa cosa chiamata Kino e che aveva voglia di organizzarne uno a Napoli. “Enrico, devi partecipare assolutamente”. L’ho fatto, e la mia vita è cambiata un’altra volta. Credo di essere l’esempio perfetto di quando si dice che la vita non è altro che una serie d’incontri.
Da attore a regista come avvengono questi passaggi…
Come le ho detto all’inizio della nostra chiacchierata, io amo ascoltare le storie. Credo di essermi detto: Hanno macerato abbastanza, perché non condividerle con gli altri? Più in generale, credo che tutti gli attori, dopo un po' di anni, sentano l’esigenza di passare dall’altra parte.
Preferisce il cinema o il teatro?
Questa è una domanda difficilissima. Se fossi costretto a rispondere, direi il teatro, ma solo perché, tra i due, è stato il mio primo amore. Per fortuna lei non mi sta costringendo a rispondere.
Che messaggio e che possibilità dà oggi il mondo dell’arte ai giovani artisti in un settore particolare e in perenne cambiamento come il teatro, cinema e la televisione ormai assorbite dalla rete? C’è spazio in Italia per giovani artisti talentuosi ?
Queste sono le domande a cui fa male rispondere. Per me, il messaggio è di doversi dare da fare tre volte più del normale, visto che sta diventando sempre più difficile trovare uno spazio, fondi e possibilità di lavoro. Conosco colleghi bravissimi, pieni di talento, che possono provare pochi giorni uno spettacolo per andare in scena, se sono fortunati, tre giorni. Non si recuperano nemmeno le spese! E si è costretti ad arrangiarsi per sopravvivere. É sconfortante non poter fare ciò che si ama e per cui si è studiato tanto, perché per fare l’artista bisogna studiare tantissimo. Io, ancora oggi, a quarant’anni, provo un certo disagio quando dico che sono un attore. Essere attori è difficilissimo, ed io ho ancora tanta di quella strada da fare e di cose da imparare prima di definirmi tale, che rispondo attore solo per facilità. Neanche commento il teatro in streaming. Senza il pubblico dal vivo, il teatro non esiste! Però ho l’impressione che le cose stiano migliorando, sento, almeno a Napoli, una fibrillazione che non percepivo da tempo. Dopo la disgrazia del Covid, vedo che tutti i miei amici e colleghi hanno una nuova energia e voglia di fare. É ritornata l’urgenza dell’arte, e quando c’è un’urgenza, facciamo accadere le cose.
Il rapporto con la sua città Natale .
Complicato. Ho sempre voglia di andare via, ma Napoli ti risucchia, ti lega a sé in un modo incomprensibile, ma ci riesce. Ho vissuto poco più di due anni a Parigi, ma sento Parigi come la mia città. Non è per darmi un tono da bohémien che lo dico, ma ho avuto un colpo di fulmine per Parigi quando ci sono andato la prima volta a vent’anni, e non mi è mai passata, come se fossi nato lì, come se le appartenessi. Eppure sono tornato, anche se non l’avrei mai immaginato. Ma Napoli non si può abbandonare, Napoli è nelle viscere ed è per sempre. Spero di riuscire a vivere tra le due città un giorno.
Il lavoro al tempo del “coronavirus” come stanno rispondendo gli artisti a questa emergenza virale ed umanitaria che ha colpito l’Italia e il mondo e come pensate di rientrare in campo viste le problematiche che sta affrontando il mondo della cultura in generale.
Come le ho risposto poc’anzi, sento quest’ondata vitale che è il motore dell’arte. In questi mesi di restrizioni, di provvedimenti che cambiavano ogni due minuti, ho constatato da parte delle strutture e degli artisti, una responsabilità ed un rispetto della legge che non credevo possibili. Abbiamo tutti una grande voglia di rimetterci in gioco e di rientrare in campo, ma non le nego che non riusciamo a crederci fino in fondo. L’abbiamo già vissuta l’anno scorso l’illusione di essere tornati alla normalità. Ci diciamo, un po' tutti, di aspettare l’autunno prima di cantare vittoria e programmare il nostro futuro. Ma se le cose dovessero essere veramente cambiate, io credo che dal duemilaventidue, assisteremo ad una nuova epoca d’oro dell’arte.
I suoi prossimi progetti.
Sono molto contento di poter riportare in scena “Figlie di cagna”. Il Covid ha bloccato tutto, ed io pensavo che lo spettacolo fosse morto viste le difficoltà che stiamo attraversando e la conseguente mancanza di spazi disponibili. Invece lo spettacolo ha vinto il bando “L’Italia dei Visionari”, e allora tornerà in scena, al teatro Tram di Napoli, credo all’inizio del duemilaventidue.
Vorrei continuare un workshop (anche se preferisco chiamarlo studio) che avevo cominciato come regista, giusto prima del lockdown, sul bellissimo testo “La Reunificazione delle due Coree” di Joël Pommerat.
E un nuovo spettacolo scritto da me “ Il buffone non deve morire”, molto personale, che ha un’eco lontana con “Opinioni di un clown” di Heinrich Böll e di “Il nostro debutto nella vita” di Modiano.
Come attore… adesso ho una bravissima agente e comincio a fare dei provini interessanti. Vediamo che succede.
Interessato a questo argomento? Scrivi alla Redazione!
Nome
Cognome
Telefono
Email
Oggetto
Messaggio
Newsletter
Resta informato con le nostre ultime novità!
Tag
Argomenti
2022
arte visiva
Articoli Sportivi
Attori emergenti
autori
Cantanti Emergenti
Cineinterview
Cinenews
comunicati stampa
Concorsi Letterari
CONCORSI N.C.C.
Dance Articles
Dance Interview
Eventi Esterni
Eventi Moda
Fotografi Premiati
Giovani Registi
interviste
interviste
interviste
interviste
Libri Consigliati
libri in uscita
Mondo
Musical Articles
Musical Articls
Musical Interview
Premio Letterario Napoli Cultural Classic
Premio Letterario Napoli Cultural Classic
Premio Napoli Cultural Classic
recensioni
Recensioni
riviste culturali
Sezione Pittura
Sezione Scultura
siti da visitare
Spettacoli teatrali
Territorio
TV Articles
AMBIENTE
Territorio
ARTE
arte visiva
interviste
Sezione Pittura
Sezione Scultura
CINEMA
Attori emergenti
Cineinterview
Cinenews
Giovani Registi
comunicati stampa
comunicati stampa
CONCORSI
Concorsi Letterari
CONCORSI N.C.C.
Premio Letterario Napoli Cultural Classic
CULTURA IN VETRINA
riviste culturali
siti da visitare
DANZA
Dance Articles
Dance Interview
EVENTI
Eventi Esterni
Premio Letterario Napoli Cultural Classic
Premio Napoli Cultural Classic
FOTOGRAFIA
Fotografi Premiati
MODA
Eventi Moda
interviste
MOSTRE E MANIFESTAZIONI
MUSICA
Cantanti Emergenti
Musical Articles
Musical Articls
Musical Interview
PREMIAZIONE
2022
SALUTE E TERRITORIO
SCIENZE
SCRITTURA
interviste
Libri Consigliati
libri in uscita
Recensioni
SITI AMICI
SPORT
Articoli Sportivi
STAMPA
Mondo
TEATRO
interviste
recensioni
Spettacoli teatrali
TELEVISIONE
TV Articles
VIAGGI CONSIGLIATI
articoli correlati
Virginia Penna: " TRA IL DIRITTO E IL SOGNO"
11/01/2021
Blog
Il pittore albanese Armand Xhomo : "Un sentimento sano verso l'arte si rafforza sia tramite il dialogo con le persone semplici, sia tramite un rispetto verso i capolavori del passato.."
21/04/2021
Blog
l'attore e regista Marco Usai: "Dirigere significa provare i diversi modi con cui si racconta una storia che deve smuovere lo spettatore seduto in platea. Credere nell’idea e realizzarla."
29/04/2021
Blog
l'attore Enrico Basile : " Io amo i ruoli poco netti, quelli dove ci sono un mucchio di contraddizioni perché sono quelli dove riesco a rispecchiarmi.."
21/06/2021
Blog
L'attore Mauro Collina: "Sono fiducioso che i teatri presto torneranno a riempirsi perché il Teatro fa bene all’anima e allo spirito, sia che tu voglia piangere, ridere o semplicemente staccare la spina. "
02/07/2021
Blog
Intervista all'Archeologo Dr Roberto Spadea
02/07/2021
Blog
lo scrittore Raffaele Notaro: "Ho scelto di raccontare questi eventi con gli occhi di un adolescente e di sua madre, di fronte all’insensatezza della vita, mentre tutto intorno crolla e si può contare solo su legami che offrano un riparo senza giudizi."
04/07/2021
Blog
l'attore Carlo Caracciolo : " La verità è che non interpreti mai qualcosa totalmente uguale o totalmente distante dalla tua sensibilità.." Tra i premiati del cultura classic teatro 2021.
05/07/2021
Blog
l'attrice Francesca Muoio: "Voglio ancora credere con tutta me stessa che lo spazio ci sia, perché il nostro paese è pieno di giovani artisti a cui sempre più spesso, purtroppo, mancano “i padri”.
13/07/2021
Blog
Intervista a GIUSEPPE VECCHI, vincitore per la Poesia Inedita al XVI° Premio Letterario Internazionale NCC
21/07/2021
Blog
Intervista a EMANUELE CAVARRA, vincitore per la Narrativa Inedita al XVI° Premio Letterario Internazionale NCC
25/07/2021
Blog
l'attore Daniele Cannata: " Il mio impegno sociale nasce sempre grazie all'amore per il teatro.."
05/08/2021
Blog
Intervista a Luca Pizzurro, vincitore con il Testo Teatrale "ALLUCCAMM" al XVI° Premio Letterario Internazionale NCC
14/09/2021
Blog
l'attore Gianni Nardone: "Preferisco sempre “allontanare” il personaggio dall’attore, cercando di essere io al servizio di esso e non il contrario."
11/10/2021
Blog
L'attore Paolo Aguzzi: "..in Teatro la connessione diretta col pubblico - sentirsi addosso gli occhi, il respiro delle persone in platea - sia impagabile"
24/10/2021
Blog
La giovane autrice e attrice Elvira Buonocore:"..scegliere di scrivere ha voluto dire intervenire sulla mia vita in senso molto profondo, chirurgico, ha voluto dire incidere sul mio futuro."
16/11/2021
Blog
Il giovane attore Mario Ascione: "La cosa più importante secondo me è avere una propria identità molto forte che sia però allenata al cambiamento.."
18/11/2021
Blog
Il giovanissimo attore Peppe Romano: " Amo la recitazione perché la mia vita non mi basta, ho bisogno di viverne altre.."
29/11/2021
Blog
L'attore Leonardo Di Costanzo: " Ci sono alcune interpretazioni che porto nel cuore. Paul, l’introverso pasticciere in “The Kitchen”, di Arnold Wesker, che ha toccato la mia diffidenza verso il genere umano."
02/12/2021
Blog
L'attore Gaetano Franzese: "Il miracolo accade quando non è un attore a portare in scena il personaggio, ma è quest’ultimo a servirsi del corpo e della voce dell’attore per vivere.."
05/01/2022
Blog
l'attore Gaetano Migliaccio: " La recitazione mi ha aiutato molto, mi ha aiutato a crescere, a emozionarmi, ad ascoltare e a lavorare su ciò che mi porto dentro.."
14/01/2022
Blog
L'attore Carmine Borrino: "..la cosa che mi hanno insegnato a fare più di tutte è provare a guardare la realtà, indagarla, interpretarla e poi eventualmente raccontarla."
19/01/2022
Blog
L'attore Alessandro Grima: "Vedere uno spettacolo dal vivo non è soltanto vedere uno spettacolo ma è anche partecipare insieme ad altri ad un'esperienza unica e irripetibile..."
20/01/2022
Blog
Il danzatore Alessandro Macario: "non c’è molto interesse da parte della politica di investire in quest’arte meravigiosa.. ed è un grande peccato ."
01/02/2022
Blog
Il giovane attore Andrea Verticchio: "la bellezza della recitazione risiede proprio in questo: fare quello che non avresti mai pensato di fare."
24/02/2022
Blog
L'attore e regista Marcello Manzella: "con la regia è stata la voglia di creare qualcosa quasi da zero, di creare qualcosa di “mio”, qualcosa che avesse una mia visione personalissima.""
16/03/2022
Blog
il regista Giuseppe Bucci: "Amo dirigere attori, anche solo per un sguardo di pochi secondi che racconta una vita, è bellissimo.."
22/03/2022
Blog
Giuseppe D’Angelo: "Ho cercato sempre di studiare, sperimentare, approfondire e soprattutto coltivare le mie passioni, il teatro e la musica, che sono sempre state il leitmotiv della mia vita."
19/07/2022
Blog
L'attore Guido Di Geronimo: " Mi piace ritenermi una spugna, perché sono convinto che non si smetta mai di imparare e ogni occasione può essere quella buona per apprendere uno stile, una tecnica, un movimento, un’intonazione."
25/07/2022
Blog
lo scrittore Vincenzo Coti: "I personaggi sono ispirati a persone realmente esistite, gli stessi protagonisti sono i miei genitori..."
26/09/2022
Blog
lo scrittore Vincenzo Coti: "I personaggi sono ispirati a persone realmente esistite, gli stessi protagonisti sono i miei genitori..."
26/09/2022
Blog
L'attore e regista Bruno Barone si racconta con passione :"in Italia c’è la necessità spasmodica di etichettare tutto e tutti, se sei un cantante non puoi fare il regista o se sei un attore non puoi essere un cantautore…invece..."
03/11/2022
Blog
Il resgista e poeta Giuseppe Cerrone si racconta: " Come artista lavoro in modo ossessivo sulla forma e sul ritmo, che dilato e restringo a piacimento. Questo per creare stati di estasi e di concentrazione mistica."
10/11/2022
Blog
Alessandro Balletta si racconta: " l’attore è un essere umano a cui viene chiesto di indagare la profondità e i prolungamenti del proprio carattere, della propria sensibilità.."
17/11/2022
Blog
L'attore Gregorio Del Prete: " Un artista vive in un mondo utopico, un non luogo che possiamo percepire solo attraverso le emozioni e la verità che ci rimanda egli stesso nelle sue forme espressive.."
29/11/2022
Blog
Lo stilista Michele Achille si racconta : "Il processo creativo e tecnico è molto simile alla progettazione di un edificio. La creatività non è l’unico elemento che confluisce in un progetto di moda, specie maschile."
12/12/2022
Blog
Il drammaturgo e regista Fabio Pisano si racconta: "Ognuno dei personaggi che ho scritto, sento vicino; anche quelli in apparenza più lontani...."
29/12/2022
Blog
L'attrice Francesca Borriero: "I personaggi che ho avuto modo di interpretare li ho sempre avvicinati tutti al punto da sentirli molto vicini a me ma non c’è dubbio che in alcuni casi sia più semplice ed in altri meno. "
03/01/2023
Blog
L'attore e regista Danilo Rovani si racconta: "Dirigere ti mette di fronte a tensioni, responsabilità, problemi da dover risolvere con calma e pazienza. "
12/01/2023
Blog