#BIODATE/LETTERARIE - Samuel Beckett

Contributi raccolti per ...

Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale.

In occasione del 116° anniversario della nascita di Samuel Beckett
13 aprile 1906 – 13 aprile 2022

 Contributo di Lucia Guidorizzi

lL GIOCO ASSURDO DEI GIORNI
Assurdo è il gioco dei giorni
Nella vuota attesa di ciò
Che non accade mai
La catastrofe è già sopraggiunta
Senza che ce ne fossimo accorti
Mentre stavamo seduti ad aspettare
Abbiamo scavato come talpe frenetiche
Gallerie profonde nei nostri cervelli
Per cercare di stanare i ricordi
Ma i ricordi sono come quietanze stipate
In cassetti che più non si chiudono
E a poco a poco diventano stranieri
Si spegne il nostro sguardo
Di pesce boccheggiante
Sui banchi del mercato
Presto verrà la Signora
Con la borsa della spesa
A prenderci e quando saremo cucinati
Avremo alfine pace e smetteremo d’attendere.


Contributo di Enzo Santese
DE NULLA RE
Affiora inattesa nel giorno
cornice misteriosa di notte
trafitta da luci e folgori
di tempeste improvvise.
La parola a voce roca
marca fisionomie diafane
come i nostri sogni
all’alba di un sole nuovo.
La maschera del pensiero
corre su logiche del nulla
e torna sempre a chi parla
con pura forza di bolle
svanite al tenue soffio
di ricordi reduci da tempi
chiusi in storie senza senso.


Contributo di Silvia Favaretto
GLICINI
Qualsiasi assassino
Ha paura di morire
Nello scandaloso profumo dei glicini.
Vagabondare è l’unico studio possibile.
È tutto sempre in bilico e
La vertigine è l’orgasmo dell’equilibrista.
Le ossa di James, Oscar e Marcel
Fanno eco nella tua penna
Come lugubri fusti da immergere
In calamai di sangue.
Assurdo non è il teatro, Samuel,
assurda è la vita.