#BIODATE/LETTERARIE - Amelia Rosselli

Contributi raccolti per ...


Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale.

Nel 26° anniversario della morte di Amelia Rosselli
(28 marzo 1930-11 febbraio 1996)
Contributo di Lucia Guidorizzi
ED ECCO CHE IN IPNAGOGICA VISIONE
Ed ecco che in ipnagogica visione
mi sframmento mi sfrantumo nel fermento
e gli stanchi esautorati comizi delle parole
si sfrangiano scolorandosi in giardini
privati segregati
Ma tu che procedi imperituro
sulla carreggiata dei miei dolori
sfiammami gli occhi
fammi alba
fatti aurora nel cervello
E insidiando l'ippocampo insediati nell'amigdala
domina l'emisfero più remoto del cervello
nel macinare mostri
nel macinare i nostri
infiniti scontri e riscontri
Nell'accomiatarmi dai reami
cedevoli e manchevoli
d'un tempo mai vissuto
la mia tempesta diviene
bagaglio indegno
Celeste Impuro
pregno di nubi
che passano
senza pioggia senza posa
in amorosa imperfezione
da "Contorcanto" Supernova 2015


Contributo di Enzo Santese
ARIA CHIARA
La musica è regno
delle regole vissute
nella libertà di andare
sospesi nell’aria chiara
e luccicante per carezze
d’armonie come fonti
di stupore sgorganti
nel flusso quotidiano.
Il tocco della parola
è nella voglia di dire
il battito ritmato di suoni
nel complesso di note
che abbracciano il senso
d’emozioni profuse
sempre a raggiera
nella luce e nel chiaroscuro
in sobbalzo improvviso
con toni ascendenti
verso piedistalli più alti.


Contributo di Silvia Favaretto
CONDIZIONALI IMPERFETTI
Saremmo potute essere parenti, Amelia,
se il mio bisnonno Pietro Rosselli
fosse stato tuo zio, o tuo secondo cugino.
Avremmo potuto cucire parole di sutura
Con lo stesso sangue
Avrei nominato il vuoto con le tue sillabe
Saremmo state le libellule ottuse e nevrotiche
Che anche l’altra Sylvia avrebbe desiderato
E il condizionale mi affligge
Come consunta e ineluttabile catena.