#BIODATE/LETTERARIE - Juana Inés de la Cruz

Contributi raccolti per ...


Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale.

In occasione del 373° anniversario della nascita di Juana Inés de la Cruz
12 novembre 1648 - 12 novembre 2021

Contributo di Enzo Santese
VERSO LIDI DI VERITA'

Labirintico tunnel dei secoli
buio denso per coscienze
ovattate di consuetudine
e la storia si popola d’eroi
in racconti di gesta inventate.
Anticipare le fisionomie
di pensiero e gusto
è evoluzione del senso
pieno degli altri, non di sé,
è dono coltivato nella potenza
di un credo costruito alla luce
di giorni in quieta sequenza
nel confronto con realtà
fuori dai libri della liturgia
per essere faro di avamposti
nel mare eternamente calmo
del già acquisito, simile
a palude infetta da zanzare e
serpi nate dalla fecondità
dannata di complici inerzie.
La mente avanza su spinte
d’assoluta devozione alla verità
e il libro delle cose comuni
apre orizzonti su scogliere
di bellezze sempre inesplorate.


Contributo di Silvia Favaretto
Crisope
Oh Juana se sapessi
quanto testardi continuano ad essere,
le gabbie che ancora ci rinchiudono
decorate con tendine ricamate dal sacrificio,
le speranze che ormai
non deponiamo in preghiere
bensì in poesie e grida
come le tue,
saresti qui assieme a noi a protestare
la penna alzata come stendardo
d’eterna battaglia
lo sguardo fisso verso un avvenire
in cui saremo libere
anche fuori dalla biblioteca.


Contributo di Lucia Guidorizzi
LUX AETERNA

Non puoi affrancarti
Dalla vertigine del tempo
E dall’abuso delle ore
Che irridono il tuo declino
Ma puoi espanderti
In territori immateriali
Per nutrire il tuo intelletto
Quando il sacrario
Della bellezza
È profanato
E tutti puntano il dito
Contro di te
Perché hai osato
Investigare la terra
E il cielo varcando
Tutti i mari
Ricorda che l’amore per la Sapienza
Ha ali leggere di colibrì
E radici profonde e inestirpabili
Se non porti in te alta
Quella fiamma che arde
Senza mai consumarsi
Diverrai ostaggio del disinganno
Amando per tutta la vita
La viva fiamma dello Spirito
Sarai preda di ogni maledizione
Verrai offesa e umiliata
Per aver scelto nutrimenti sottili
Lascia che i mediocri continuino
A pascolare il loro gregge
Che si pasce di erbe insipide
E tu procedendo controvento
Spingiti sempre avanti
Solitaria come un diamante