#BIODATE/LETTERARIE - James Joyce

Contributi raccolti per ...

 


Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale.

Nell’80° anniversario della morte di James Joyce
13 gennaio 1942 -13 gennaio 2022

Contributo di Lucia Guidorizzi
SENZA RITORNO
Flutti di un poema incessante
Si disperdono per le vie di una città
Che somiglia a un’altra
Diramandosi in topografie dimenticate
L’universo in un bicchiere
L’altrove in una finestra
L’aldilà in una Notte nevosa di Natale
Emblemi di una paralisi
Sono i tentativi di fughe irrisolte
Sbrogliando il filo che sempre s’aggroviglia
Nel nostro dedalo di specchi
Enciclopedia Universale è il gheriglio
Claustrale in cui dorme l’amigdala
Una perpetua lotta
Tra due fiamme contrapposte
Il desiderio e lo spirito
Una lotta oscura che risale
A scienze prenatali
Echi incessanti di un’ulissiaco
Dolore senza ritorno


Contributo di Silvia Favaretto
Quando noi vivi ci destiamo nella morte

Nella frivola luce dell’esistenza
Dicesti “Sono qui per restare”
E tacquero l’allodola e l’usignolo
E il buio velluto coprì
Le pareti della mia stanza
E riuscii a leggere nell’oscurità
I passaggi del tuo libro, James
E l’invisibile mappa del mio labirinto.


Contributo di Enzo Santese
Epifanie dell’animo

Su piccola panca di seconda fila
Stany* pensa a giorni migliori
di complici intese e aspre contese.
La pagina del Libro dei giorni**
è buia d’umore tiepido di memorie
e freddo di slanci in giorni vissuti
sotto l’orizzonte di una città trafitta
dal genio poetico arso in leggerezze
di impegni mancati, ma in linea
con sguardi tesi oltre l’invisibile
ai più, senza cura per le voci acri
d’invidie incrociate, diffuse sempre
a raggiera per morali spicciole
al fine di sbrigative condanne.
Il caffè*** con tavoli antichi
è centro d’una città pronta
a cancellare le tracce
del sonno e orchestrare suoni
trasmessi a giorni festosi.
La corrente di bellezza va
per delizie d’esteti astratti
la compagnia in ore inquiete
incise su orologi della storia
e i rapsodi del buono dentro
le nicchie di segreti mausolei
cantano a turno la verità
d’esili risorse nella madia
aperta ai soffi del nuovo.

Note:
* Stanislao, fratello minoree di James Joyce
** Il "Libro dei giorni", una sorta di biografia del fratello James scritta da Stanislao Joyce.
*** Il Caffè San Marco di Trieste