#BIODATE/LETTERARIE - Violeta Parra

Contributi raccolti per ...

 


Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale. 

Nel 55° anniversario della morte di Violeta Parra

5 febbraio 1967 - 5 febbraio 2022

Contributo di Lucia Guidorizzi

VOCE DI CRETA VIVA

C’è chi rimane chi va via
Chi scrive giuramenti sull’acqua
Chi sulle rocce immutabili
Epica e tragica con la chitarra
Al posto del fuso
Filavi la musica del destino
Sradicarsi e andare
Per il mondo
Con il cuore e la voce
Sporchi di terra
Portare con sé
L’universo nel canto
E nella parola
Effondersi in vampate
Di accorata bellezza
Protendersi verso la luce
Avvolta in uno scialle
Di profonda oscurità
Concludere in fretta
E ringraziare sempre
Prima del congedo


Contributo di Silvia Favaretto

VIOLETA

Ay, Violeta
Non muore chi si dà morte volontaria
Ma chi non riconosce mai
La luce nella voce
Resti brillante nel firmamento della notte scura della coscienza
Perché hai saputo cantare l’alba dell’umano
Perché hai rischiarato la disperanza e il terrore
Gracias a la vida que nos dio Violeta
Y su cielo alumbrado.


Contributo di Enzo Santese

PASSO VERSO L'OLTRE
Muri istoriati d’ere antiche
la rabbia di vedere il giusto
in fatica anche per malfattori
in abiti da gaudenti in festa
rimbalzano note di canti
d’artista pronto a gridare
l’estraneità al mondo
scintillante di vetrine
Illuminate dai colori
di una ricchezza vera
soltanto per pochi.
La musica è compagna
di dolori sotto pelle
in una misura tutta dentro
alla mente in sussulto
grazie alla vita è ritmo
accelerato di respiri attorno
a un cuore ch’è orologio
capriccioso pronto a fermarsi
al buio della mezzanotte.
È il passo verso l’oltre
col rumore di scarpe
che sfuma verso un’alba
diversa nella luce e nel suono.