#BIODATE/LETTERARIE - Leonardo Sciascia

Contributi raccolti per ...

 


Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale.

Nel 101° anniversario della nascita di Leonardo Sciascia
8 gennaio 1921 – 20 novembre 1989

Contributo di Lucia Guidorizzi
LE OMBRE DELL'ES
Siamo fatti di sostanza intrapsichica
Agiti da forze ignote e incontrollabili
In quest’isola abitata dalle energie
Del profondo
La forza del destino è ineluttabile:
circondati da acque turbinose
scogli e solitudini siamo
In queste valli squassate dai venti
Lo spirito si rigira insonne e inquieto
Tracce e segni indicano
Tratturi antichi per cui andiamo
Portando il peso di tutto quello
Che prima di noi siamo stati
Questa febbre, questo demone
L’essenza stessa di questa
Terra mitica sale lento fino
Alle esangui città del Nord
Come una tabe fatale
Che corrompe ogni volontà
E ogni proposito vanifica
Apparteniamo a un paese mai arreso
Di dei che continuamente rinascono
Reclamando sacrifici di primizie
In un corpo a corpo tra i flutti
Di una Storia collusa
Non anneghiamo mai
Pur continuando perennemente
A naufragare


Contributo di Enzo Santese
INTRICO
Nelle piane carezzate dal sole
spunta ovunque il fiore che
profuma di verità con pistilli
di menzogna inseriti nelle corolle
di culture resistenti al richiamo
del giusto responso di natura.
Tutt’intorno è profumo di liceità
dovute al senso leggero di vivere
nella terra dei sogni impossibili
nati dall’illusione di forza.
Il mito di comodi silenzi
attraversa le coscienze attente
al proprio esistere in mezzo
a inchini di riverenze poco sentite
eppur decise nell’ossequio
a un’idea fatta per assegnare
il primato alla scala di qualità
dell’avere e dell’apparire.


Contributo di Silvia Favaretto
Verità inestricabili da menzogne

Guarda, Leonardo dove mi trovo:
in un cumulo di detriti, nel letto, mi rigiro
Intacca la marea dello Ionio la porcellana in cucina
E le cariatidi e i telamoni di Zanca
Sostengono trofei smangiati dall’incuria e dagli anni,
trascino cocci fino al bordo del tuo libro,
ma tra le pagine sibilano
eloqui di bengala lanciati nel buio
e mi salvi
mi soverchi
mi ricostruisci.