#BIODATE/LETTERARIE - John Keats

Contributi raccolti per ...

 


Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale.

In occasione del 201° anniversario della morte di John Keats

23 febbraio 1821- 23 febbraio 2022

Contributo di Lucia Guidorizzi

LE URNE DEL TEMPO
Di clamori silenti è pieno il mondo
Ma se ti avventuri sull’erta scoscesa
Vedrai le prime margherite erompere
Sotto cieli grigi pregni di lacrime
Allo splendido giovinetto dormiente
Fu dato il più bel premio d’amore:
Abbandonarsi al desiderio della dea
Essere amato in fioritura perpetua
Il sonno è dono della giovinezza
I vecchi non dormono mai
Al più sonnecchiano sprofondando
In nebbiose memorie nostalgiche
Bruciare in fretta
Come il tizzone di Meleagro
Ma prima di consumarsi
Scrivere versi eterni
Sull’altare dell’istante
Coi sensi rapiti
Da una perenne primavera


Contributo di Silvia Favaretto
ESISTENZA POSTUMA
Ci vuole coraggio, John,
A lasciare il bisturi chirurgico
Per una ben piú affilata piuma
Intinta nell’ardore
Ci volle coraggio
E la bellezza dei tuoi 20 anni
D’orfano errabondo
Che scrive il proprio nome
Nell’acqua irruenta
Del Tamigi come del Tevere.
Sono
La graziosa donna senza pietà
L’Eva veneziana
Che saprà giungere ai piedi
Della tua tomba romana
Non per pregare
Ma per tessere odi alla natura
In cui, in morte, ti sei incarnato.


Contributo di Enzo Santese
SOGNO D'ARIA
Nella luce del sogno nasce un’ode
ritmo vibrazione senso risonanza
e si dilata il corpo della parola
è tutto là nel mistero delle cose
pensate e dette solo con sguardi
quando l’occhio per battiti di ciglia
lento racconta i penetrali dell’io.
Può arrivare l’annus mirabilis
sgorga felice la vena di un dire
oltre le regole del giorno inerte
perfetta simmetria con le ragioni
della mente in lieve fermento.
Il calore della voce si tempera
in un centellinio di vocali
aperte a musiche scandite su
impercettibili linee di poesia.