Non perdete stasera al Piccolo Bellini di Napoli "La fidanzata" e "Pandemico Vaudeville

Al Piccolo Bellini doppio spettacolo con "La fidanzata" e "Pandemico Vaudeville". Due atti unici per gli allievi della Factory diretti da Francesco  Saponaro. 
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Sono stati dei veri folli,  non sono stati la perfezione,  ma sono stati  coraggiosi nel mettersi in gioco da veri e futuri professionisti, spensierati, attenti, pronti al richiamo della grande arte teatrale, i giovani attori del piccolo teatro Bellini che fanno parte  della Factory,  presentano   uno spettacolo in due atti unici che merita di essere visto ed applaudito. “La Fidanzata” e “Pandemico Vaudeville”, invenzioni quasi originali con scrittura riadattata a tratti interessante, frutto di un lavoro lungo in tempo di Covid.

Lo spettacolo è figlio di un sacrificio formativo che  non ha spento mai la speranza di chi ha lavorato e lottato per l'apertura dei teatri.  Guardare il  sorriso, la gioia  degli attori e  il pubblico che applaudiva hanno animato tutti come un inno alla ripresa culturale, e il lavoro del regista  Francesco Saponaro che li ha diretti spiegandoci tra i due atti alcune scelte registiche dovute all'infortunio di uno degli attori Gianluca Vesce che comunque era in scena e tra i più talentuosi, offre fiduciosi la nascita di una nuova generazioni  di attori di spessore formativo ed intellettuale molro alto. 
Torniamo allo spettacolo che ha come riferimento  la scrittura di Anton Cechov e dei suoi “La fidanzata” e “Il sottufficiale Prišibeev” da cui hanno preso spunto, riadattando e inventando,  cercando di mantenere il rispettoso pensiero del testo originale. La famiglia oppressiva della provincia russa che ostacola i sogni  dei giovani protagonisti si sposta nella provincia napoletana in una immaginaria e bellissima masseria con aranceto all'ombra del Vesuvio , con tutte le caratteristiche che contraddistingue i napoletani, apre la scena  l’anziana matriarca all’interno della sua masseria dove sua nuora Nina si prepara ad accogliere il futuro genero Andrea. La giovane figlia Nadia (l'attrice Alessia Santalucia) convincente nel  ruolo) deve convolare a nozze con Andrea e gli ultimi preparativi del matrimonio sono in fase finale. Ma  a pochi giorni del  fatidico si, Nadia inizia a realizzare di aver paura e di non  amare Andrea. L'angoscia del matrimonio, iniziano ad opprimere Nadia che inizia a riflettere sul cambiamento. I confronti con Sasà interpretato con pregio dal giovane attore Carlo De Maro, le fanno prendere coscienza che La vita è inseguire le proprie passioni.
Nel secondo atto si passa alla drammatica ironia  del sottufficiale che diventa un azzardato e coinvolgente musical, che spara allegria da tutte le parti.
Attente le  intuizioni e la fatica di Elvira Buonocore giovane drammaturga napoletana che stimo molto e che ho apprezzato anche in veste di attrice,  insieme alle colleghe Maria Chiara Montella, Marta Polidoro e sotto la guida di Saponaro danno vita ad un lavoro altamente dinamico, ma non va sottovalutato  il lavoro dei giovani attori, Mario Ascione, Francesco Cafiero, Carlo Di Maro , Maria Fiore, Rita Lamberti, Marta Polidoro, Stefania Remino, Alessia Santalucia, Elvira Buonocore, Alessandra Cocorullo, Francesco Gentile, Maria Chiara Montella, Raffaele Piscitelli, Riccardo Radice, Giuseppe Romano e Gianluca Vesce che vi si sono dedicati con anima e con il giusto approccio umano.
 Pandemico Vaudeville si realizza in una Napoli post covid e viene immaginato un eroe vestito da killer che non si arrende all’idea che la vita senza mascherina e norme che seguono, possa esistere. 
In una divertente rappresentazione delle vicende del Signor Presberio, vengono messe in scena le paure umane indotte dalle forze mediatiche così l'uomo sentendosi in pericolo, obbliga tutti alla stessa linea di rigore. Nel secondo atto tutti gli attori hanno trovato la perfezione che avevano iniziato a seminare nel primo atto,  incastrandosi in un meraviglioso gioco di bravura dove in un modo corale tutti si sono cntraddistinti e tutti sono stati protagonisti