Non ha mai avuto paura di affrontare temi forti e anche scomodi Stromae e non si è smentito neanche in queste ore quando impazzano le reazioni per le sue frasi choc su pensieri suicidi, depressione e solitudine che ha fatto - in diretta durante il telegiornale della sera sulla prima rete francese TF1 - mentre presentava il suo nuovo brano "L'enfer" (L'inferno) tratto dall'album Multitude, suo terzo disco in studio, che uscirà il 4 marzo.Dopo tanti anni di silenzio a ottobre era uscito il brano Santé, un emblematico "brindisi" dedicato dal cantautore e rapper belga rwandese a tutti coloro che svolgono lavori umili e spesso "invisibili". "Non sono il solo a essere solo" ha detto Stromae e guardando fisso nella telecamera verso gli spettatori ha risposto alla giornalista che gli chiedeva del difficile periodo che ha trascorso con le forti parole della sua canzone, accompagnate da struggenti note al pianoforte: "A volte ho pensato al suicidio e non ne vado fiero. A volte si crede che quello sia l'unico modo per farli tacere, questi pensieri che mi fanno vivere un inferno". Travolto in qualche modo dal suo stesso enorme successo Stromae ha passato anni davvero complicati: "Il troppo lavoro mi ha portato a un burn-out, a un esaurimento. Ero arrivato al limite" aveva raccontato. Alla fine di un lungo tour sold-out nelle arene di tutto il mondo - compreso il Madison Square Garden di New York e il Coachella Festival del 2015 - l'artista, autore, performer, produttore, designer e regista acclamato dalla critica, si era preso una pausa dalla musica. Il culmine era stato durante una serie concerti in Sudafrica nel 2015 in cui aveva fatto anche una profilassi contro la malaria. Non era stato bene e aveva annullato tutto, anche i suoi impegni in Italia. C'era stata poi una ricaduta nel 2017 e anche in quell'occasione non si era tirato indietro e aveva raccontato le sue difficoltà. In questo periodo non si è interrotta la sua vena creativa con i video musicali per Dua Lipa (IDGAF) e Billie Eilish e la continuazione del suo progetto di moda sotto lo pseudonimo Mosaert con i suoi partner creativi Coralie Barbier e Luc Van Haver.