SE N'È ANDATO A 83 ANNI RUGGERO DEODATO, UNO DEGLI ULTIMI GRANDI REGISTI ITALIANI. HA DIRETTO UN CAPOLAVORO CANNIBAL IMITATO IN TUTTO IL MONDO, “CANNIBAL HOLOCAUST”, UNO DEI GRANDI "ITALIAN KINGS OF B’S" CELEBRATI DA QUENTIN TARANTINO – ASSISTENTE PREFERITO DI ROBERTO ROSSELLINI, POI BRACCIO DESTRO DI SERGIO CORBUCCI, SI È FATTO CONOSCERE NEGLI ANNI ’70, QUANDO HA DIMOSTRATO DI POTER DIRIGERE DI TUTTO, DALL'EROTICO AL POLIZIOTTESCO.
Controverso, agghiacciante ma pur sempre ispirato alla realtà: Ruggero Deodato ha basato la sua vita artistica su queste regole, sperimentando il più possibile e accettando il senso di sfida che ti dà il poter creare qualcosa di sconvolgente partendo da qualcosa di vero. Niente politicismi, niente arte sociale o di denuncia, ciò che è sempre importato a Monsieur Cannibal è stato sempre e solo il cinema.Nato a Potenza ma trasferitosi subito a Roma, entra nel mondo cinematografico come comparsa nei film Destinazione Piovarolo, Il Coraggio e I Ragazzi dei Parioli, di Domenico Paolella. In seguito, la sua passione lo portò verso la regia, lavorando come vice-regista in Il Generale della Rovere, Django, Danza Macabra e tanti altri film, che lo formarono e gli diedero l’esperienza necessaria per poter esordire nel 1964 con Ursus il Terrore dei Kirghisi.