Julie è una filmmaker. Con la madre Rosalind arriva di notte in una grande villa immersa nel paesaggio del Galles che un tempo era stata un’abitazione di famiglia. L’atmosfera è sinistra, l’albergo di notte è affidato a un custode e c’è un’unica concierge. Nessun altro intorno a madre e figlia, che anzi chiedono di poter stare sole e non avere interferenze da fuori per poter coltivare il loro legame e scrivere una storia che Julie sente di voler raccontare a tutti i costi. La Hogg sceglie di dare all’ex compagna di scuola Tilda Swinton il doppio ruolo di madre e figlia e la sovrapposizione tra le due figure nella mente della regista è resa senza grandi trucchi: madre e figlia differiscono per i capelli, l’abbigliamento, ma non c’è una gran sottolineatura della diversa età. E del resto non è importante marcare la differenza e lo spettatore capirà perché nel corso della visione. Via via che la scena si dipana, la storia si avvicina alle atmosfere dei racconti di fantasmi ambientati nelle grandi case inglesi, eppure impercettibilmente e progressivamente se ne discosta. Lo stile scelto è affidato a una scelta di colori freddi, una fotografia plastica, quasi televisiva, e anche la recitazione è volutamente statica. Colori e pose che avvicinano il film per converso ad atmosfere più astratte alla Roy Andersson e perfino, in alcune scene, ai Monty Python. Tantissima elucubrazione, quasi fosse un film d’arte, al servizio di una storia esile, perfino secondaria. Le emozioni sono raggelate, forse volutamente. E si esce con l’idea di un esercizio di stile, senza quasi giustificazione.Non si può definirlo brutto, ma nemmeno bello. È tutto nella mente della regista che viene dal cinema di Jarman. E probabilmente anche nella mente della Swinton.FORMALMENTE PERFETTO E VISIVAMENTE DI SPESSORE, "THE ETERNAL DAUGHTER", DI JOANNA HOGG, È UNA SORTA DI AUTOBIOGRAFIA CAMUFFATA DA GHOST STORY - I FANTASMI SONO LE MEMORIE CHE TILDA SWINTON CERCA DI CARPIRE ALLA VECCHIA MADRE, SEMPRE INTERPRETATA DA TILDA SWINTON. MA POCO FUNZIONA, LE SCENE PIÙ COINVOLGENTI SONO LE COLAZIONI DELLA MAMMA CON PANE E MARMELLATA SPALMATA.