Alto quanto un uomo e pesante 80 chilogrammi, nuotava negli oceani circa 60 milioni di anni fa: era un pinguino gigante, chiamato Crossvallia waiparensis, prosperato subito dopo la scomparsa dei dinosauri. Il suo fossile, scoperto in Nuova Zelanda, è descritto sulla rivista Alcheringa: An Australasian Journal of Palaeontology da Paul Scofield e Vanesa De Pietri, curatori del Canterbury Museum.Secondo Scofield la scoperta è significativa perché la specie è simile a quella di un altro pinguino gigante, i cui resti sono stati individuati in Antartide nel 2000, e indica una connessione tra le due specie. Per esempio rafforza l'ipotesi che in seguito all'estinzione di dinosauri, rettili marini e pesci giganteschi, c'è stata un'opportunità evolutiva per i pinguini, che oltre a prosperare sono cresciuti nelle dimensioni. "Gli oceani erano maturi per ospitarli, vista la mancanza di mega predatori", ha rilevato ScofieldI pinguini giganti erano 30 centimetri più alti e pesavano il doppio rispetto alla più grande specie di pinguino viventei, il pinguino imperatore. Scofield ha detto che la struttura delle zampe inferiori indica che questi pinguini erano anche più abili nel nuoto rispetto ai pinguini attuali; si sono estinti 30 milioni di anni dopo la loro comparsa, quando i grandi mammiferi marini hanno iniziato a dominare le acque.
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divertente......
C'è un concentrato impressionante di coincidenze, intuizioni e fatalità dietro la storia, ormai leggendaria, di "Easy Rider", il film d'esordio di Dennis Hopper diventato titolo di culto fin dall'estate del 1969. Prodotto con due soldi da Peter Fonda, figlio d'arte che si ritagliò il ruolo del protagonista "Captain America" Wyatt a fianco del regista (Billy), arrivato nelle sale il 14 luglio di un anno che infiammava Europa e America nel segno della rivolta giovanile, a soli dieci giorni dalla Festa dell'indipendenza americana, ma nel giorno della Rivoluzione Francese, portò nelle sale legioni di giovani grazie al passaparola della controcultura hippy, nonostante quella fosse un'estate torrida da Los Angeles a New York.Sei giorni dopo, il 20 luglio, il primo americano sbarcava sulla luna e un mese dopo, il 15 agosto, Jimi Hendrix infiammava il popolo di Woodstock in uno dei concerti/raduni che hanno fatto la storia della gioventù ribelle. A ottobre se ne sarebbe andato Jack Kerouac il cui "Sulla strada" può a buon diritto essere citato come la Bibbia laica dei protagonisti di "Easy Rider", da sempre riconosciuto come il film "on the road" per eccellenza. Non è automatico spiegarsi il folgorante e immediato successo di una pellicola indipendente e senza attori famosi, apparentemente sfilacciata e quasi senza trama (la sceneggiatura del resto veniva volutamente improvvisata giorno per giorno), con un finale atroce e senza speranza, riflesso di una generazione che andava forzatamente a combattere in Vietnam e in pochi anni aveva visto cadere icone popolari e giovanili pur nelle profonde diversità come John Kennedy, Malcolm X e Martin Luther King.