Giuseppe Bucci ... la regia dei bravi...

Nel leggere la tua biografia, ci si imbatte in numerose tappe che suscitano interesse intorno al tuo percorso umano e professionale. Tu sei un regista (e attore) della nuova generazione con uno spiccato senso del dovere per il proprio mestiere unito ad una creatività molto attenta al sociale. Quanto ha inciso sulla tua formazione la tua Napoli?
 Moltissimo, sono totalmente napoletano e anche se da dieci anni vivo a Roma ci torno spessissimo. La mia preparazione artistica e le mie esperienze in campo teatrale le ho fatte tutte a Napoli. Vivendo a Roma mi sono reso conto quanto mi manchi e che voglia abbia di raccontarla, per cui in questi anni la maggior parte dei miei lavori sono comunque ambientati nella mia città.
 
Qual è stato il tuo primo ruolo  importante al teatro e cosa ha rappresentato per te?
Come attore, ma non sono un attore non è il mio percorso principale,  parliamo di esperienze da giovanissimo a cui sono molto legato (il ruolo di Heinrich ne “Il drago” di Schwarz per la regia di Antonio Ferrante, “Le confessioni” di Walter Manfrè, “Il Contagio” e “Italietta” di Carlo Cerciello ).  Come regista il mio primo lavoro è stato il corto  “Non fermarti” che mi è valso il premio Scuola di Cinema di Napoli.
 
Determinazione e passione convivono nella tua personalità e riflettono il tuo carattere: in termini d’importanza , da quale parte pende la bilancia ?
Per me contano entrambi. Sono molto motivato a raccontare storie che in qualche modo provino a far riflettere sulla società di oggi. Il tema dei diritti lgbt, ancora così indietro in Italia,  mi è molto caro e sono tanti i lavori realizzati in questa direzione:
Spot per vari gay pride e corti di grande fortuna come “Una notte ancora” con Ivan Bacchi e “Luigi e Vincenzo” con Francesco Paolantoni e Patrizio Rispo. O la web sit-com “Mau & Giò”dove con Mauro De Simone diamo vita a una coppia gay sposata in USA e con due figli. Ma ho girato anche spot sulla sicurezza stradale o la  prevenzione del cancro (con Rosaria De Cicco, Gino Rivieccio…)
 
 Che importanza dai alla bellezza nel tuo lavoro…..
Mi piace molto quando riesco a realizzare belle inquadrature, purchè non fini a se stesse
 
Quali sono i progetti futuri che ti vedono protagonista e per quale attore  ti piacerebbe lavorare?
Accarezzo l’idea di un film ma senza fretta. Voglio che accada al momento giusto e mi piace troppo esprimermi per lavori brevi, il virale mi diverte. Ho debuttato da poco con uno spettacolo teatrale a Napoli. Regine, con la strepitosa Rosaria De Cicco, quattro monologhi di donne che affrontano problemi molto sentiti come la percezione degli extracomunitari in Eurpoa raccontata da una madre profuga, o il desiderio di famiglia di una donna lesbica ostacolato da questa Italia bigotta e omofoba.
Con enorme gioia sto invece terminando la post produzione del corto “Misteriosofica fine di una discesa agli inferi” un omaggio allo spettacolo teatrale “Scannasurice” di Carlo Cerciello con una bravissima Imma Villa tratto dal testo di Enzo Moscato. Debutterà a Maggio al Torino glbt Film Festival. Sono davvero molto felice.