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M O R S I Milano - Sala Teatrale – Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
M O R S I
Milano, 15 ottobre – 2 novembre 2015
Sala Teatrale – Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Via Salasco, 4
La Sala Teatrale della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi rinnovata e ristrutturata si apre al pubblico grazie al contributo di Regione Lombardia e di Fondazione Banca del Monte di Lombardia.
Quella che fino ad oggi è stata una sala di lavoro e dimostrazione ad uso degli allievi e degli insegnanti diventa a tutti gli effetti uno spazio di spettacolo “a norma di legge” a cui il pubblico potrà accedere anche a pagamento.
L’obiettivo non è certo quello di mettere in atto una programmazione stagionale in concorrenza con i teatri già esistenti a Milano ma quello di offrire ai nostri diplomandi e diplomati, in alcune occasioni e periodi dell’anno, la possibilità di mettersi alla prova per più repliche e davanti ad un vero pubblico.
Uno dei punti di forza del progetto didattico della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi è da sempre quello di favorire l’interazione creativa tra le diverse professioni teatrali che vengono formate al suo interno, (attori registi danzatori autori e organizzatori), sia durante il percorso triennale che a sostegno dei primi anni di avviamento alla professione. Molti sono infatti i progetti di spettacolo che nascono dalle aggregazioni tra i nostri giovani artisti che necessitano di un luogo in cui confrontarsi col pubblico per approfondirsi e maturare, prima di poter essere accolti nella normale programmazione di un teatro. Ci auguriamo infatti che questa possa diventare un’occasione utile anche per quegli operatori interessati a scoprire nuovi talenti e lavori da inserire in una futura stagione teatrale o in un circuito.
Le produzioni di fine percorso o di post-diploma firmate da professionisti affermati, sia docenti interni che ospiti, sono state fino ad ora presentate al pubblico grazie alla collaborazione con molti teatri milanesi e nazionali (Piccolo, Franco Parenti, Elfo, ATIR, Ert e altri) festival nazionali e internazionali (Avignone, Fabbrica Europa, Milano Oltre, Torino Danza, Mittelfest, Le Vie dei Festival, solo per citarne alcuni) e con manifestazioni promosse dal Comune di Milano in luoghi non solo teatrali. Una sala di pubblico spettacolo all’interno della scuola è oggi un’opportunità in più per poterle replicare, consolidando l’intenso rapporto che da anni la Scuola Paolo Grassi sta costruendo con la propria città.
M O R S I
è il titolo che abbiamo scelto per la rassegna di teatro-danza, realizzata grazie al sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che inaugura la nostra nuova sala teatrale.
Si tratta di 5 spettacoli firmati da altrettanti importanti coreografi (Julie Ann Anzilotti, Silvana Barbarini, Paola Lattanzi, Emanuela Tagliavia, Luca Veggetti) e interpretati da allievi e danzatori professionisti diplomati in teatro-danza alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Il corso, progettato e coordinato da Marinella Guatterini, è l’unico in Italia a proporre una formazione ispirata al mondo poetico di Pina Bausch, la grande coreografa tedesca che ha rivoluzionato i linguaggi teatrali, proponendo un percorso di scoperta del corpo senza barriere, tra movimento, uso della voce, danza, parola, respiro, azione, sguardo.
Nell’arco di due settimane ogni spettacolo verrà replicato tre volte ad eccezione di Vivo e Coscienza, la creazione originale di Luca Veggetti su soggetto di Pier Paolo Pasolini che, di ritorno dalla presentazione alla Nuova Piattaforma della Danza Italiana 2015, apre la rassegna il 15 ottobre e la chiude il 2 novembre in occasione del quarantennale della morte del poeta, serata in cui si terrà un incontro con il coreografo Luca Veggetti e il compositore Paolo Aralla condotto da Marinella Guatterini.
All’interno della rassegna, un momento di particolare significato e interesse è quello riservato alle due serate dedicate alle proposte di coreografi al loro debutto. Dare spazio alle creazioni dei giovani danzatori dotati di talento autorale e compositivo è un segnale che lanciamo a sostegno di una generazione di coreografi emergenti che già si distinguono come protagonisti in importanti rassegne nazionali e internazionali.
CALENDARIO M O R S I
GIOVEDÌ 15 OTTOBRE, ORE 21.30
LUNEDI’ 2 NOVEMBRE, ORE 21.30
VIVO E COSCIENZA
coreografia, regia e dispositivo scenico Luca Veggetti
musica e progetto sonoro Paolo Aralla
luci Paolo Latini, Daniela Bestetti
costumi Enza Bianchini e Nunzia Lazzaro
voce Francesco Leonetti
con: Francesca Bugelli, Pierluigi Castellini, Donato Demita, Liber Dorizzi, Giovanfrancesco Giannini, Helena Mannella, Sara Paternesi, Filippo Porro, Alice Raffaelli, Loredana Tarnovschi
Produzione Fondazione Milano - Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
SABATO 17 OTTOBRE ORE 19.00 (PRIMO GRUPPO) E ALLE 21.30 (SECONDO GRUPPO)
DOMENICA 18 OTTOBRE ORE 19.00 (SECONDO GRUPPO) E ALLE 21.30 (PRIMO GRUPPO)
EN AVANT! COREOGRAFI NOUVELLE VAGUE
(primo gruppo)
Javpravnav
progetto coreografico di Loredana Tarnovschi
con Cecilia Tragni, Erica Meucci, Francesca Siracusa, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo
tutor Marinella Guatterini
consulenza audio Andrea Mormina, Alessandro Marsico
Il Mare, La Barca E Il Suo Capitano. PRIMO PASSO.
progetto coreografico di Filippo Porro
con Filippo Porro
musiche realizzate da Domiziano Maselli
Attimi
progetto coreografico di Sebastiano Geronimo
con Erica Meucci, Sebastiano Geronimo
musiche di Philip Glass e Ravi Shankar: Passages 1990
si ringraziano Loredana Parmesani e Davide Montagna
Ghiro Ghiro Tonto
progetto coreografico di Giacomo Goina
con Chiara Aru, Sabrina Fraternali, Erica Meucci, Flora Orciari, Luana Rossin, Francesca Siracusa,
Loredana Tarnovschi, Cecilia Tragni
(secondo gruppo)
Terrone
assolo di danza per la danza
progetto coreografico di Donato Demita
con Donato Demita
music design Mordecai
produzione -farfintadiesseresani
junto, ta: Que actúa o existe juntamente con otro,
a su lado, o al mismo tiempo que él. Más en pl:
Juntos
progetto coreografico di Elena Fontana Paganini e Liber Dorizzi
con Elena Fontana Paganini e Liber Dorizzi
Recomposing Serenade, First Movement
progetto coreografico di Giovanfrancesco Giannini
con Filippo Porro, Giovanfrancesco Giannini, Sara Paternesi
Papillon
progetto coreografico di Donato Demita
con Francesca Bugelli, Pierluigi Castellini, Liber Dorizzi, Elena Fontana Paganini,
Giovanfrancesco Giannini, Helena Mannella, Sara Paternesi
Adattamento e musiche Mordecai
Produzione -farfintadiesseresani
MARTEDÌ 20 OTTOBRE ORE 21.30
MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE ORE 19.00 E ORE 21.30
UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA
coreografie Silvana Barbarini
direttore del coro Emanuele De Checchi
con i danzatori del Terzo Corso Teatrodanza: Chiara Aru, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo, Giacomo Goina, Luciano Lanza, Erica Meucci, Flora Orciari, Daniele Podda, Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Maria Tragni e Gianmaria Borzillo del Terzo Corso
VENERDÌ 23 OTTOBRE ORE 21.30
SABATO 24 OTTOBRE ORE 19.00 E ORE 21.30
IN UN ALTRO MODO
coreografia Julie Ann Anzilotti
con i danzatori del Secondo Corso Teatrodanza: Alice Argilli, Marina Bertoni, Bianca Bonechi, Gianmaria Borzillo, Gaia Ceccoli, Greta Cisternino, Andrea Dore, Orfeo Armando Fumagalli, Lucia Mauri, Matteo Merogno, Sara Monari, Riccardo Novaria, Barbara Novati, Tiziano Portas, Maria Romano, Edoardo Sorrenti
LUNEDÌ 26 OTTOBRE ORE 21.30
MARTEDÌ 27 OTTOBRE ORE 19.00 E ORE 21.30
ZOO – a struggle for life and death
coreografia Paola Lattanzi
con i danzatori del Terzo Corso Teatrodanza: Chiara Aru, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo, Giacomo Goina, Luciano Ariel Lanza, Erica Meucci, Flora Orciari, Daniele Podda, Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Maria Tragni
VENERDÌ 30 OTTOBRE ORE 21.30
SABATO 31 OTTOBRE ORE 19.00 E ORE 21.30
COMBUSTIONI
coreografia Emanuela Tagliavia
musiche Giampaolo Testoni
costumi ed elementi scenici Linda Riccardi
danzatori Vito Caretta, Betti Rollo, Stefania Tansini, Elena Fontana Paganini
con i danzatori del Secondo Corso Teatrodanza Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi:
Alice Argilli, Marina Bertoni, Bianca Bonechi, Gianmaria Borzillo, Gaia Ceccoli, Greta Cisternino, Andrea Dore, Orfeo Fumagalli, Lucia Mauri, Matteo Merogno, Sara Monari, Riccardo Novaria, Barbara Novati, Tiziano Portas, Maria Romano, Edoardo Sorrenti e Luciano Ariel Lanza del Terzo Corso Teatrodanza
Produzione Fondazione Milano - Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Biglietti: posto unico 5 €
Informazioni e prenotazioni: T. 02 97152511 (da lun. a ven. dalle 10.00/13.00 e dalle 15.00/17.30) – r.paparella@fondazionemilano.eu
www.fondazionemilano.eu/teatro
GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2015 - ORE 21.30
LUNEDÌ 2 NOVEMBRE 2015 - ORE 21.30
Vivo e Coscienza
coreografia, regia e dispositivo scenico Luca Veggetti
musica e progetto sonoro Paolo Aralla
luci Paolo Latini e Daniela Bestetti
costumi Enza Bianchini e Nunzia Lazzaro
voce Francesco Leonetti
con: Francesca Bugelli, Pierluigi Castellini, Donato Demita, Liber Dorizzi, Giovanfrancesco Giannini, Helena Mannella, Sara Paternesi, Filippo Porro, Alice Raffaelli, Loredana Tarnovschi
Produzione Fondazione Milano - Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
Il progetto esplora le possibilità offerte dal materiale relativo al balletto-cantata Vivo e Coscienza di Pier Paolo Pasolini. Scritto negli anni ’60 e rimasto incompiuto, avrebbe avuto la Biennale di Venezia come destinazione in una collaborazione con il compositore e direttore d'orchestra Bruno Maderna e l'attrice Laura Betti. Seguendo una forma ciclica che ricorda quella dei Sette peccati capitali di Brecht/Weill o della Lulu di Wedekind/Berg, Pasolini propone uno schema dove l’opposizione tra vita e coscienza è incarnata da due personaggi antagonisti che, realizzando la loro identità rispettivamente attraverso danza e parola in una serie di gesti e situazioni ricorrenti, saranno in successione emblematici di un periodo diverso: il Seicento, la Rivoluzione Francese, gli anni del Fascismo, la Resistenza. Una forma mista e singolare che, nelle sua relazione tra danza, parola e musica, ci riporta alle origini del teatro stesso. Seguendo lo schema formale di Pasolini, lo spettacolo si articola così in quattro scene e in quattro “danze” di: lavoro - rivoluzione – guerra – morte dove Vivo e Coscienza agiscono in contrappunto ad un “coro” che assume in ogni quadro identità diverse. Data la natura frammentaria del testo di Pasolini, così come il fatto che dei quattro quadri previsti ne completò come dialogo solo il primo, ci è sembrato più interessante lavorare sul materiale delle didascalie, proponendo un rapporto di diegesi tra testo e azione. Questo ha introdotto, grazie all'idea di Marinella Guatterini, un elemento di grande rilievo e interesse nella produzione: la voce di Francesco Leonetti, poeta e amico personale di Pasolini, nonché attore emblematico in alcuni suoi film. La poetica voce di Leonetti, registrata per l’occasione con l'aiuto di Eleonora Fiorani, è uno straordinario contributo artistico, un documento di valore inestimabile che sembra riportare in vita Pasolini stesso attraverso la toccante presenza vocale del suo amico e collaboratore. Esso serve inoltre come tessuto connettivo al materiale musicale. Una partitura di grande spessore e interesse che il compositore Paolo Aralla costruisce in parte elaborando materiali musicali e sonori di epoche diverse, essa si aggancia alla struttura ciclica di Pasolini spaziando dalla ieratica musica del seicento sino a materiali popolari del dopoguerra. A questa si aggiunge inoltre un progetto sonoro che, esplorando le possibilità di captazione del movimento, ne sfrutta il loro trattamento in tempo reale.
Luca Veggetti
SABATO 17 OTTOBRE ORE 19.00 (PRIMO GRUPPO) E ALLE 21.30 (SECONDO GRUPPO)
DOMENICA 18 OTTOBRE ORE 19.00 (SECONDO GRUPPO) E ALLE 21.30 (PRIMO GRUPPO)
EN AVANT! COREOGRAFI NOUVELLE VAGUE
[PRIMO GRUPPO]
JavPravNav
progetto coreografico di Loredana Tarnovschi
con Cecilia Tragni, Erica Meucci, Francesca Siracusa, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo
tutor Marinella Guatterini
consulenza audio Andrea Mormina, Alessandro Marsico
Singoli corpi.
Elementi a sé, distanti gli uni dagli altri.
Contenuti in un'unica massa.
Densa.
Assenza di gravità, di peso.
Assenza d'identità.
Assenza di umanità.
Forze naturali allo stato embrionale.
Compresse.
Qualcuno nasce, rompe, irrompe.
Una discesa.
Il progetto coreografico nasce dalla riflessione sulla cosmogonia slava e dalla necessità di interrogarsi su quello che le leggende chiamano Punto Zero, ovvero il momento in cui la realtà che conosciamo ha cominciato a delineare la propria identità. Per il mondo slavo questo momento si identifica con la nascita di tre regni: Jav, Prav e Nav. Jav è il mondo naturale, materiale, percepibile con i cinque sensi, in cui, mescolate agli esseri umani, troviamo anche le divinità; Nav è il mondo degli spiriti, dell'etereo; Prav è il ponte tra i primi due, è l'insieme delle leggi che li governa.
Il lavoro vuol essere un viaggio attraverso varie dimensioni, attraverso varie qualità di movimento e differenti modi di utilizzo dello spazio e dei corpi nello spazio. Si tratta di una discesa verso terra, di una graduale scoperta del peso del corpo, proprio e quello degli altri. Di una rottura, ma anche del tentativo di ritrovare una nuova unità.
Il mare, la barca e il suo capitano. PRIMO PASSO.
progetto coreografico di Filippo Porro
con Filippo Porro
musiche realizzate da Domiziano Maselli
Primo passo verso il solo coreografico. Esperienza intima. Incontro con lo spettatore.
Si dice che una nave, proprio come un uomo, ha bisogno di un’occasione per mostrare il meglio che sa fare. Prendo il timone in mano e veleggio in mare aperto. In uno spazio così immenso da sembrare vuoto; senza più nessun strumento, se non il mio corpo, per determinare ciò che sono e ciò che faccio. Tento di danzare. Solo. Il tema sono io, il mio salto nel vuoto dalla giovinezza al mio essere adulto. Io come tutti i giovani della mia età, quando ci si accorge che il tempo va avanti e che anche la regione della prima giovinezza deve essere lasciata indietro e dinnanzi si apre un periodo della vita in cui è probabile che arrivino momenti di noia, di stanchezza e di insoddisfazione. Momenti precipitosi. Parlo di quei momenti in cui chi è ancora giovane è portato a compiere atti avventati. Come ci muoviamo quando siamo portati a scegliere di noi stessi? Il mare, la barca e il suo capitano.
Attimi
progetto coreografico di Sebastiano Geronimo
con Erica Meucci, Sebastiano Geronimo
musiche di Philip Glass e Ravi Shankar: Passages 1990
si ringraziano Loredana Parmesani e Davide Montagna
Attimi è un progetto che prende spunto dell’ avventura Parla e non parla d'amore di Italo Calvino racchiuse nel libro Amori difficili. Si tratta di un lavoro sul rapporto e il contatto di due essenze che sono obbligate a viversi in un attimo. Tormentato da linee da seguire, da spazi che bisogna coprire, questo rapporto di amore e odio vive in bilico.
Ghiro Ghiro Tonto
progetto coreografico di Giacomo Goina
con Chiara Aru, Sabrina Fraternali, Erica Meucci, Flora Orciari, Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Tragni
si ringraziano per la collaborazione: gli insegnanti Emanuele De Checchi, Michele Porzio, Aglaia Lovetti, tutto lo staff della scuola, Beatrice d'Este, Nono Leni, Luca Taz e la Fraaa! Special thanks ad Alberto Chiesa per aver giostrato il tutto, a sua insaputa, e al Puma perché è matto!
Sono filastrocche, ma non sono innocenti. Quando si pronuncia la rima di Toti Scialoja il mondo muta: il merlo salta e la tigre appare; la mosca vortica nel calderone infernale; la parola è agita e sovrannaturale, nel ghiro ghiro tonto, dove il mondo cade.
[SECONDO GRUPPO]
Terrone
assolo di danza per la danza
progetto coreografico di Donato Demita
con Donato Demita
music design Mordecai
produzione -farfintadiesseresani
junto, ta: Que actúa o existe juntamente con otro,
a su lado, o al mismo tiempo que él. Más en pl:
Juntos
progetto coreografico di e con Elena Fontana Paganini e Liber Dorizzi
Uno studio sullo spazio della relazione. La nostra relazione. Abbiamo cercato di tradurre sensazioni ricorrenti in principi fisici e spaziali. Diverse sensazioni, diversi principi, diversi quadri… tentativi di incontro costruiscono un percorso sul quale noi camminiamo, a volte accompagnati dal silenzio, a volte da suoni pescati direttamente dalla nostra realtà quotidiana; sempre in ascolto della sottile sensazione che il particolare contesto del momento ci suggerisce.
Recomposing Serenade, First Movement
progetto coreografico di Giovanfrancesco Giannini
con Filippo Porro, Giovanfrancesco Giannini, Sara Paternesi
Recomposing Serenade è uno studio e una riflessione sull'arte coreutica. Chi si appresta alla creazione, oggi, che peso deve dare all'enorme bagaglio culturale passato? E' possibile e lecito prendere come ispirazione un classico del repertorio così importante e stravolgerlo completamente? Quanto la musica e i passi già codificati possono essere d'ostacolo alla creazione di un linguaggio contemporaneo e vivo? Quali porte espressive ed interiori il performer riesce ad aprire attraverso la melodia ed il ritmo? Recomposing Serenade è un gioco, una partitura di movimento disegnata dalla partitura della musica, un puro e semplice atto di fantasia legittima.
Papillon
progetto coreografico di Donato Demita
con Francesca Bugelli, Pierluigi Castellini, Liber Dorizzi, Elena Fontana Paganini, Giovanfrancesco Giannini, Helena Mannella, Sara Paternesi
adattamento e musiche Mordecai
produzione -farfintadiesseresani
Uomini macchina con macchine al posto del cervello e del cuore.
Voi non siete macchine. Voi non siete bestie. Voi siete uomini.
(Charlie Chaplin ne Il grande dittatore)
Forse bisognerebbe rallentare, guardarsi attorno, ascoltare, rinunciare a qualcosa.
Basterebbe contaminarsi di bellezza. Danzare, forse…
MARTEDÌ 20 OTTOBRE 2015 - ORE 21.30
MERCOLEDÌ 21 OTTOBRE 2015 - ORE 19.00 E ORE 21.30
Uccidiamo Il Chiaro Di Luna
danze, voci, suoni del Futurismo italiano
coreografie Silvana Barbarini
direttore del coro Emanuele De Checchi
con i danzatori del Terzo Corso Teatrodanza: Chiara Aru, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo, Giacomo Goina,Luciano Lanza, Erica Meucci, Flora Orciari, Daniele Podda, Claudio Pomponi, Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Maria Tragni
musiche Aldo Giuntini, Filippo Tommaso Marinetti, Alexander Mosolov, André Laporte
ricerche musicali e incisioni Daniele Lombardi
intonarumori Luigi Russolo
intonarumori mix Marco Schiavoni
testi Filippo Tommaso Marinetti
testi fonetici Giacomo Balla
tavole parolibere Fortunato Depero, Gino Severini
voci recitanti Filippo Tommaso Marinetti, Cristiano Censi, Tullio Crali
registrazioni audio Studio Nicolai e Studio Zobit
scene e oggetti Roberto Manzotti con Mattia Franco e Alice Capoani
costumi Donatella Cazzola, Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
macchine rumoriste Fabrizio Palla
luci Paolo Latini, Daniela Bestetti
assistenti alla coreografia Davide Montagna, Claudia Monti
collaborazione al progetto e alla coreografia di Siio Vlummia Torrente Giannina Censi, Alessandra Manari
produzione 2015 Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi – Fondazione Milano
riallestimento nell’ambito del Progetto RIC.CI Recostruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta/Novanta ideazione e direzione artistica Marinella Guatterini
Comunicazione e organizzazione Silvia Albanese
Le danze di Uccidiamo il chiaro di luna di Silvana Barbarini decollarono alla Scuola Paolo Grassi nel 1997, per l'allora Atelier e oggi Corso di Teatrodanza. Silvana era stata allieva di Giannina Censi, unica danzatrice futurista scoperta da Filippo Tommaso Marinetti, quando, appena sedicenne, danzava i versi del poeta comasco Escodamè e del “parolibero” Gioia e nel 1931 la Sinfonia aerea del compositore Pick Mangiagalli. In lei - ex ballerina sulle punte, stanca dell'accademia - Marinetti intravvide subito l'ideale corpo della sua Danza dell'aviatrice. Giannina ebbe Rosina Ferrario come zia materna, la prima donna dell'aviazione italiana e tra il 1929 e il 1930 si era affiancata al celebre aviatore Mario De Bernardi per spericolati voli acrobatici. Nel novembre 1931, durante l'inaugurazione della Mostra di aeropittura e scenografia futurista alla Galleria Lino Pesaro di Milano, la Censi si esibì in un alluminico costume “balneare futurista”, firmato da Enrico Prampolini, mentre, dietro le quinte Marinetti declamava il suo A mille metri su Adrianopoli bombardata e Serie di seconde parti di immagini aviatorie. Fu uno shock per il pubblico e per la critica entrambi reagirono lanciando ortaggi e improperi, e l'aerodanza, idea originalissima del Futurismo, non ebbe seguito se non nel 1979 allorché la Barbarini, con Alessandra Manari (altra giovanissima allieva della Censi) decisero di ricomporre liberamente l'esperienza della loro insegnante e sotto i suoi occhi vigili.
Nacque un evento importate nella storia della danza contemporanea italiana Siio Vlummia Torrente. Da allora una serie di nuovi spettacoli neofuturisti, ispirati a materiali storici di poeti, artisti visivi e musicisti del movimento marinettiano, furono allestiti ancora dalla Barbarini. Solo alla Scuola Paolo Grassi, tuttavia, e su nostra indicazione, la danzatrice-coreografa osò impegnarsi nella ricostruzione non filologica delle tre danze del Manifesto futurista della danza (La danza dello Schrapnel, della Mitragliatrice e dell'Aviatrice).
L'esperienza rivelò, all'epoca, aspetti ignorati, in genere, dalla didattica italiana quali l'impiego di un'energia discontinua, crescente e decrescente, contratta e decontratta in intervalli di tempo molecolari e la valorizzazione del microgesto e di una microdinamica, mai fine a se stessa ma alla eventuale ricomposizione di un universo di senso e di poesia ove il gioco e l'ironia siano veicoli creativi oltre che espressivi.
Oggi riproposto, perché parte del cospicuo bagaglio di creazioni e progetti non convenzionali del Corso di Teatrodanza e della Scuola Paolo Grassi, Uccidiamo il chiaro di luna avrà una nuova vita (nel 1997 fu ospitato in molte città e altrettanti festival italiani) e ha già nuovi interpreti, per questo è, in parte, cambiato proiettandosi sempre, con rigenerata e fresca vivacità, nel futuro.
VENERDÌ 23 OTTOBRE 2015 - ORE 21.30
SABATO 24 OTTOBRE 2015 - ORE 19.00 E ORE 21.30
In un altro modo
coreografia Julie Ann Anzilotti
assistente alla coreografia Paola Bedoni
musiche Steven Brown , Blaine Reininger, Matthew Bourne
con i danzatori del Secondo Corso Teatrodanza: Alice Argilli, Marina Bertoni, Bianca Bonechi, Gianmaria Borzillo, Gaia Ceccoli, Greta Cisternino, Andrea Dore, Orfeo Armando Fumagalli, Lucia Mauri, Matteo Merogno, Sara Monari, Riccardo Novaria, Barbara Novati, Tiziano Portas, Maria Romano, Edoardo Sorrenti
luci Paolo Latini e Daniela Bestetti
scene Pio Manzotti, Alice Capoani e Mattia Franco
costumi Enza Bianchini e Nunzia Lazzaro
Lo spettacolo In un altro modo è il frutto di un lungo laboratorio sull'improvvisazione e la composizione coreografica tenuto durante tutto l'anno da Paola Bedoni e in maniera intensiva da Julie Ann Anzilotti.
Il tema ispiratore è stato l'Amore nelle sue molteplici sfaccettature e nelle sue svariate forme, tema sul quale la coreografa sta lavorando da alcuni anni. Momenti corali si alternano a duetti e terzetti. Ogni danzatore ha svolto una sua personale ricerca sull'Amore, raccogliendo materiali, in particolare testi poetici, che più si avvicinavano alla propria idea di Amore. Particolare rilievo è stato dato allo studio del ritmo di questo sentimento nei momenti felici e alla ricerca del suono che nasce insieme al movimento.
LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2015 - ORE 21.30
MARTEDÌ 27 OTTOBRE 2015 - ORE 19.00 E ORE 21.30
ZOO - a struggle for life and death
coreografia Paola Lattanzi
con i danzatori del Terzo Corso Teatrodanza: Chiara Aru, Sabrina Fraternali, Sebastiano Geronimo, Giacomo Goina, Luciano Ariel Lanza, Erica Meucci, Flora Orciari, Daniele Podda, Luana Rossin, Francesca Siracusa, Loredana Tarnovschi, Cecilia Maria Tragni
Musiche: Jacob Kierkegaard, Frank Bretschneider, Toshiya Tsunoda, Brian Eno, Velvet Underground
scene Roberto Manzotti, Alice Capoani, Mattia Franco
costumi Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro
luci Paolo Latini, Daniela Bestetti
produzione Fondazione Milano - Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi
"Caricatevi il fardello dell'uomo bianco, mandate in giro i migliori che avete allevato, imponete lunghi esili ai vostri figli, per servire alle necessità dei sottomessi, per vigilare su genti irrequiete e selvatiche, torve popolazioni, da poco assoggettate, per metà demoni e per metà fanciulli (...)"
(Rudyard Kipling)
Il titolo fa riferimento agli zoo umani, esposizioni pubbliche di esseri umani, solitamente in un cosiddetto stato naturale o primitivo, in voga in Europa fino al 1930. Il lavoro indaga il concetto di "esposizione" volontaria o imposta, e la diversità delle reazioni individuali ad un medesimo sistema di condizionamenti e costrizioni. L'intensità della tensione, dello sforzo e del respiro caratterizzano la specificità di ciascun corpo e la sua battaglia individuale verso il raggiungimento dello spazio vitale.
VENERDI 30 OTTOBRE 2015 - ORE 21.30
SABATO 31 OTTOBRE 2015 - ORE 19.00 E ORE 21.30
Combustioni
Coreografia Emanuela Tagliavia
Musiche Giampaolo Testoni
Costumi ed elementi scenici Linda Riccardi
Danzatori: Vito Caretta, Betti Rollo, Stefania Tansini, Elena Fontana Paganini
con i danzatori del Secondo Corso Teatrodanza: Alice Argilli, Marina Bertoni, Bianca Bonechi, Gianmaria Borzillo, Gaia Ceccoli, Greta Cisternino, Andrea Dore, Orfeo Fumagalli, Lucia Mauri, Matteo Merogno, Sara Monari, Riccardo Novaria, Barbara Novati, Tiziano Portas, Maria Romano, Edoardo Sorrenti e Luciano Ariel Lanza del Terzo Corso Teatrodanza
Coreografia originale di Emanuela Tagliavia per danzatori ed allievi danzatori del corso di Teatrodanza della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, realizzata per l’inaugurazione del ricostruito Teatro Continuo di Alberto Burri in Parco Sempione a Milano, Combustioni intende evocare, con suggestioni visive e sonore, le immagini delle opere più significative del pittore di cui si celebra quest’anno il centenario.
Una donna, Madre che crea, nutre e distrugge per ricreare, magma incandescente dell'origine, austerità del tempo inesorabile, richiamo mitico della sirena, ci conduce in un percorso di 5 quadri per 5 elementi scenici, un viaggio onirico dove la materia è protagonista (a partire dal costume della danzatrice) quella materia vissuta, consumata, lacerata, che come in un processo alchemico mantiene in sé il ricordo dell'origine. Riaffiorano immagini per ogni elemento: la iuta come momento di iniziazione, il legno che delimita uno spazio teso e chiuso, il ferro nelle quinte svettanti del Teatro Continuo e dello spazio aperto, il labirinto delle plastiche, la violenza della combustione, il gioco accecante dei bianchi cretti (crosta lunare, ghiacciai che si sciolgono, forme che prendono vita?)
La musica, anch’essa originale, è stata scritta dal compositore Giampaolo Testoni.
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