Batang Idol, talent show organizzato dall’associazione Pyramid Entertainment Productions


Batang Idol: un talent show come non l’avete mai visto


Dalle finestre della basilica di Santa Prudenziana, nel centro storico di Roma, risuonano all’improvviso le note di Fame, colonna sonora del film Saranno famosi. All’interno, superato un dedalo di scale e corridoi risalenti al V secolo, 40 bambini dai 5 ai 12 anni entrano trionfalmente in una sala e iniziano a ballare come se non avessero mai fatto altro. Davanti a loro Josey Macaraeg, il coreografo, non resiste al ritmo e, usando un ombrello a mo’ di microfono, canta e danza completamente rapito.


L’arte si sposa al divertimento in Batang Idol, talent show organizzato dall’associazione Pyramid Entertainment Productions che domenica 19 maggio alle 17.00 vedrà sul palco del teatro Orione i giovani talenti filippini. “L’evento vuole valorizzare le doti artistiche dei bambini dai 6 ai 12 anni” spiega Jeffrey Jordan di Filinvest, agenzia immobiliare filippina tra i principali sostenitori della manifestazione. “Nel settembre 2012 abbiamo organizzato le audizioni con le comunità filippine dalle quali sono usciti 10 finalisti: cantanti, musicisti e ballerini che gareggeranno il 19. Sarà una giuria di esperti a decretare il vincitore”.


I bambini interpreteranno canzoni e balli filippini e internazionali – foto di Vittoria Mannu
A differenza dei talent show tradizionali Batang Idol non prevede esclusioni: “I bambini che non hanno superato le selezioni sono stati comunque coinvolti e in questi mesi hanno imparato danze e canzoni filippine e internazionali che porteranno sul palco il giorno della gara in un grande concerto”.
L’iniziativa avrà anche finalità benefiche: “Doneremo parte del ricavato a Grace to be born, organizzazione che si occupa dei bambini abbandonati e delle madri sole nelle Filippine e al Sentro Pilipino Chaplaincy di Roma che aiuta le famiglie in difficoltà”.


Lasciatemi cantare, sono un italiano. Le prove proseguono con il celebre brano di Toto Cotugno. Quindi approdiamo nelle Filippine con canzoni che parlano di bambini, mamme, aquiloni e gelati. Poi i ragazzi si lanciano nel Subli: “Una danza tradizionale che viene fatta davanti alla chiesa al termine della raccolta degli agrumi in ringraziamento a Dio” spiega il coreografo “I gesti imitano quelli usati durante la raccolta: i ragazzi si inchinano e le ragazze hanno dei cappelli che dovrebbero contenere i frutti”.


Le prove dello spettacolo sono un’occasione per divertirsi ed entrare in contatto con le proprie radici – foto di Vittoria Mannu
“Molti di loro saliranno su un palco per la prima volta e l’hanno preso come un gioco” spiega Jeffrey indicando i ragazzini che chiacchierano e ridono mentre Robert Jacinto, il direttore musicale, cerca di riportarli all’ordine. Si respira un clima familiare e gioioso e non mancano momenti esilaranti. Robert inizia molte frasi in una lingua e le finisce in un’altra. Quando gli allievi non capiscono una spiegazione in filippino lui sbotta “Ragazzi non è mica arabo, questa dovrebbe essere la vostra lingua!”. Rimprovero accolto naturalmente con una fragorosa risata generale.
“I nostri figli sono più italiani che filippini” spiega Robert “Questa è anche un’occasione per conoscere le loro radici”.

Pyramid Entertainment Productions è una compagnia teatrale nata nel 2006 per iniziativa di un gruppo di artisti filippini che vivono a Roma. È impegnata nella scoperta e nella promozione dei nuovi talenti, soprattutto tra i giovani. “Noi maestri siamo tutti volontari” racconta Josey Macaraeg “I membri, circa 50, hanno origini filippine, ma naturalmente siamo aperti alla partecipazione di tutti”. Negli anni ha organizzato numerosi spettacoli e manifestazioni, spesso in collaborazione con il Comune di Roma e sempre con finalità solidali. Le performance spaziano tra i generi: si va dai balli e canti tradizionali filippini ai musical ispirati a Broadway.

E se vederli durante le prove ci ha regalato un brivido non riusciamo a immaginare cosa saranno capaci di fare sul palco il 19 maggio