Tre ritmi, tre strumenti, tre linguaggi, un'unica voce, in un viaggio all’insegna delle radici della musica hip-hop con ‘O Zulù, frontman dello storico gruppo dei 99 Posse Il Teatro Nuovo di Napoli inaugurerà la programmazione del 2022 in musica, tra hip hop e le sue radici più profonde, sabato 8 gennaio alle ore 21.00 (in replica domenica 9), con Luca Persico (‘O Zulù) in Ridire - Parole a fare male, per la regia di Pino Carbone non nuovo al tema delle riscritture. Infatti, Antonio Latella ha voluto dedicargli una piccola personale nella Biennale da lui diretta, nel 2019, a tema ‘drammaturgie’.Frontman e cuore pulsante della storica band partenopea dei 99 Posse, che ha recentemente toccato il traguardo dei trent’anni di vita, 'O Zulù, condurrà un viaggio intorno alla sua biografia artistica, politica e umana, in una dimensione immaginata e realizzata insieme al regista, che firma anche lo spazio scenico.Ad affiancarlo in scena il violinista Edo Notarloberti, che percorre e reinterpreta i paesaggi sonori dell’intera storia. Un dialogo a tutti gli effetti al quale si aggiunge, con voce rotta e presenza infantile, l’attrice Francesca De Nicolais che infrange la frontalità e porta la narrazione nello spazio scenico in via di allestimento, sotto gli occhi del pubblico.Ridire è uno spettacolo-concerto, una performance con contrappunti di vita, di storia e le canzoni realizzate con i 99 Posse presentate in una forma nuova, prodotto da Musica Posse di Diego Magnetta & C in collaborazione con Progetto Nichel.“E' qualcosa - per citare le parole del regista – che prende vita da una dimensione personale e che assume una dimensione collettiva, in ogni affondo e in ogni sospensione, in ogni battuta e in ogni pausa. Ridire nasce dall’esigenza della parola a diventare musica e poi tornare a essere parola. Nasce da un percorso e da un’esperienza maturata nel corso di decenni, dalla consapevolezza che gli artisti siano strumenti e voci per leggere la società e viceversa, quanto la società abbia bisogno di artisti come chiavi di lettura”.L’allestimento ripercorre gli anni dal 1991 al 2021, trent'anni di visioni, di lotte, d'inquietudini. Tre decenni di cambiamenti politici e sociali raccontati attraverso mutamenti artistici e personali.La storia è quella di un artista, 'O Zulù appunto, frontman dei 99 Posse, in cui la sua scrittura, la sua voce e il suo corpo diventano, in scena, un racconto universale, generazionale, sociale e politico.Ridire è un viaggio tra le emozioni e i mutamenti, un racconto che si ‘srotola’ nella scrittura, come una strada lunga trent'anni. Parole, versi, questioni e motivazioni vanno a comporre una grande opera incompiuta, delineando il ritratto di un personaggio, la sua formazione, le sue battaglie. E’ la memoria delle parole che raccontano una vita.Inizio spettacoli ore 21.00 (sabato), ore 18.30 (domenica)info 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it