Mario ci racconti di Lei, chi è Mario Autore come persona?Un girovago dell’arte. Sono ancora nomade anche se ambisco alla stanzialità. Per adesso spazio dalla recitazione alla musica senza aver ancora trovato un porto in cui fermarmi.Descriva il suo giorno lavorativo perfetto….Sveglia presto, colazione abbondante, mattinata di lavoro a casa poi prove fino a sera e cena con amici.Come nasce la sua passione per la recitazione?Storia banale. Laboratori scolastici. Ho fatto incontri preziosi durante uno di questi. La scuola mi piaceva ma non sentivo di essere al posto giusto, il teatro mi dava un luogo più facile da abitare.Nello specifico a chi è più grato per la sua passione artistica?Senza dubbio devo l’accensione della fiamma alle mie due mamme teatrali, Pina Di Gennaro e Tiziana Mastropasqua.Quali sono i personaggi artistici dai quali si sente maggiormente influenzato o da cui trae ispirazione?Difficile chiunque può ispirare, si parte da Hollywood e si finisce all’artista di strada sotto al palazzo. Adesso guardo con ammirazione soprattutto il lavoro dei perfezionisti. Non sono così ma mi piacerebbe provare a capire cosa significa diventarlo.Se potessi svegliarsi domani con una nuova dote, quale sceglierebbe?Vorrei avere il talento che hanno quelli che sanno sempre cosa vogliono.Che cosa vuol dire per Lei portare in scena un buon personaggio legato ad un buon testo?Significa fare in modo che tutto quello che dici e fai sulla scena abbia una motivazione. Un buon testo ti fornisce migliori motivazioni. Un buon personaggio ha sempre motivazioni.Ci parli del suo ultimo personaggio teatrale “ In casa con Claude” diretto da Giuseppe Bucci.