Venerdì 16 marzo 2012, Teatro Elicantropo di NapoliMAMMA. Piccole tragedie minimali di Annibale RuccelloIn scena i quattro brevi atti unici sulla figura materna, che compongono uno degli ultimissimi scritti del drammaturgo, attore e regista stabiese
Sarà in scena al Teatro Elicantropo di Napoli, da venerdì 16 marzo 2012 alle ore 21.00 (in replica dal giovedì alla domenica fino al 25), lo spettacolo MAMMA. Piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello, con Fabiana Fazio, Valeria Frallicciardi, Alessandra Mirra, progetto e regia di Giusy Crescenzo. Presentato da Ars Musae in collaborazione con Associazione Sant’Alfonso Maria de Liguori, l’allestimento si avvale delle musiche originali di Antonio Saturno, i costumi di Francesca Apostolico, le scene di Antonello De Leo.Mamma. Piccole tragedie minimali è l’ultimo lavoro, in quattro brevi atti unici, del drammaturgo, attore e regista stabiese Annibale Ruccello, scritto nel 1986. Ne Le fiabe (primo atto unico) c’è una mamma che racconta la storia di “Catarinella”, di “Miezzucullillo” e de “Il re dei piriti”. Nel secondo breve atto unico, Maria di Carmelo, Carmela è un personaggio che vive in un “ospedale” custodito da suore, ed ha perso completamente l’equilibrio umano. Confondendo la realtà con la finzione, si convince di essere prima la Madonna e poi Orietta Berti. Il terzo atto unico, Mal di denti, vede come personaggio protagonista Anna, ed è tratto da Notturno di donne con ospiti dello stesso autore. E’ la storia di una mamma che soffre per un mal di denti e scopre, nel giorno del venerdì santo, di avere una figlia incinta: Adriana. Nell’ultimo breve atto unico, La telefonata, la protagonista Maria è il prototipo di ogni perdita della tradizione e la sua quotidianità è rappresentata dalle telenovelas e dalla televisione in generale. “Pur trattandosi di quattro brevi atti unici, che vedono come protagonista la figura materna – spiega la regista - solo una in realtà, incarna il personaggio Mamma, mentre le altre, Carmela, Anna e Maria, lo rievocano solo nominalmente o immaginariamente. Delle quattro, l’unica che racconta fiabe, come una sorta di figura materna ancestrale e portatrice di calore familiare, è proprio Mamma, mentre le altre, sono isolate nelle loro convinzioni”.
Le mamme si muovono e vivono in una trappola da cui non riescono a liberarsi se non attraverso il loro immaginario che rappresenta l’unica possibilità di evasione dalla realtà. Ogni personaggio, tranne il primo, nasconde un disagio, un malessere, un’ossessione, un’ansia verso il mondo esterno e ognuno oscilla tra la consapevolezza e l’incoscienza, tra la ragione e la follia. Il mezzo per evadere da tale realtà è il sogno-desiderio di poter essere, di potersi autorappresentare, di poter diventare una delle tante icone televisive. E così realtà e finzione diventano un tutt’uno confondendo ed esagitando sempre di più gli animi. A rimettere tutto a posto sarà una sorta di “deus ex-machina” che scuoterà il vissuto dei vari personaggi.MAMMA. Piccole tragedie minimali, di Annibale RuccelloNapoli, Teatro Elicantropo – dal 16 al 25 marzo 2012Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica) Info e prenotazioni al numero 081296640 email teatroelicantropo@iol.itDa venerdì 16 a domenica 25 marzo 2012Napoli, Teatro Elicantropo(repliche dal giovedì alla domenica)
Ars Musae presenta
MAMMAPiccole tragedie minimalidi Annibale Ruccello
con Fabiana Fazio, Valeria Frallicciardi, Alessandra Mirra
musiche originali Antonio Saturno costumi Francesca Apostolicoscene Antonello De Leofoto di scena Andrea Falasconigrafica Milena Miranda, Fabiana Fazio
progetto e regia Giusy Crescenzo
durata della rappresentazione 60’ circa, senza intervallo
Premio Miglior Regia e Premio Miglior Attrice alla VI edizione del “Rota In Festival 2011” – Festival Europeo della Nuova Drammaturgia e dei Gruppi Teatrali Emergenti
Pur trattandosi di quattro brevi atti unici, che vedono come protagonista la figura materna, solo una in realtà, incarna il personaggio Mamma, mentre le altre - Carmela, Anna e Maria - lo rievocano solo nominalmente o immaginariamente. Inoltre, delle quattro, l’unica che racconta fiabe, come una sorta di figura materna ancestrale e portatrice di calore familiare, è proprio Mamma, mentre le altre, sono isolate nelle loro convinzioni o sofferenze. Tale testo monocorde diventa in questa messinscena uno spettacolo polifonico a tre voci. La mamma del primo episodio, affabulatrice e rassicurante, nella nostra quotidianità diventa, attraverso Carmela, Anna e Maria, un mero ricordo per lasciare il posto alla mamma gelida, contaminata dalla televisione e bramosa di apparire. Le mamme si muovono e vivono in una trappola da cui non riescono a liberarsi se non attraverso il loro immaginario che rappresenta l’unica possibilità di evasione dalla realtà. Ogni personaggio, tranne il primo, nasconde un disagio, un malessere, un’ossessione, un’ansia verso il mondo esterno e ognuno oscilla tra la consapevolezza e l’incoscienza, tra la ragione e la follia. Il mezzo per evadere da tale realtà è il sogno-desiderio di poter essere, di potersi autorappresentare, di poter diventare una delle tante icone televisive. E così realtà e finzione diventano un tutt’uno confondendo ed esagitando sempre di più gli animi. A rimettere tutto a posto sarà una sorta di “deus ex-machina” che scuoterà il vissuto dei vari personaggi. Giusy CrescenzoBiografie
Giusy Crescenzo, dopo diversi lavori in qualità di assistente alla regia di Carlo Cerciello – Ecuba, England, La rivolta degli angeli, Nun è peccat, Don Giovanni ritorna dalla guerra, Norway. Today, Il Cielo di Palestina, Terrore e miseria del Terzo Reich - debutta come regista in Mamma Piccole Tragedie Minimali di A. Ruccello. In qualità di attrice lavora con Carlo Cerciello in England, La Rivolta degli angeli e Il cielo di Palestina, con W. Manfrè in La confessione, con Wanda Monaco in Elettra-Soap; lavora come cantante-attrice con Nello Mascia in Fango e come attrice-performer in Whatever you like 2001 con Moio&Sivelli. Per la televisione è Letizia Sabatino in Un Posto al Sole. Collabora come cantante in concerti, incisioni cd e per la televisive con i M°Paolo Saturno e Alfonso Vitale. Fonda nel 2010 l’Associazione Ars Musae di cui è Direttrice Artistica di spettacoli teatrali e musicali. E’ risultata vincitrice del PREMIO GIRULA’ nel 2011 come attrice giovane- in ex aequo con il cast Angeli custode- per La rivolta degli Angeli di Carlo Cerciello e come migliore regista alla VI edizione del ROTA IN FESTIVAL 2011 – Festival Europeo della nuova drammaturgia e dei gruppi teatrali emergenti per lo spettacolo MAMMA Piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello. Antonio Saturno, Chitarrista, mandolinista e compositore, ha conseguito il diploma di Chitarra, di Mandolino e Didattica della Musica; si è perfezionato in Chitarra con Maurizio Colonna. Ha studiato composizione con i maestri Alfonso Vitale e Raimondo Di Sandro. È docente di Chitarra presso la scuola media statale e di Mandolino presso il Liceo Musicale statale; è commissario Ministeriale in Conservatorio. Collabora come chitarrista e mandolinista all’attività concertistica e d’incisione di Mimmo Angrisano, per il quale ha curato le orchestrazioni del cd Speranzella. Collabora con il compositore Alfonso Vitale e il musicologo Paolo Saturno per la diffusione della musica sacra alfonsiana e redentorista. Ha fondato l’Ensemble cameristico Alfonsiano, con il quale ha inciso il CD Natale dalla basilica di S. Alfonso e del quale ha curato le orchestrazioni e la direzione artistica e musicale. Svolge un’intensa attività concertistica su tutto il territorio nazionale ed internazionale da solista, in complessi cameristici e con orchestra esibendosi in pripri brani e nei repertori sacro e classico. Ha pubblicato per la Bèrben-Ancona Gesù Cristo peccerillo. In teatro è autore di musiche di scena per Italo Celoro, Gianluigi Esposito e Giusy Crescenzo. Francesca Apostolico, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove ha conseguito il diploma in scenografia e sta per conseguire il diploma in Costume presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la guida di Piero Tosi. A teatro è stata costumista per lo spettacolo "TURANDOT" di Renato Carpentieri; ha lavorato ai costumi di Lino Fiorito per lo spettacolo “ASPETTANDO GODOT” di Francesco Saponaro; sempre in qualità di assistente ai costumi di Lino Fiorito, ha lavorato per lo spettacolo “TRADIMENTI” di Andrea Renzi e ai costumi di Daniela Ciancio per lo spettacolo “ECUBA” di Carlo Cerciello. Per il cinema ha collaborato ai costumi di Rossano Marchi per il film “LA KRYPTONITE NELLA BORSA” di Ivan Cotroneo ed ai costumi di Eleonora Rella per il film “MOZZARELLA STORIES” di Edoardo De Angelis.
Alessandra Mirra, intraprende il suo percorso lavorativo, in qualità di attrice, collaborando con il Centro Teatro Spazio di S. Giorgio a Cr. sperimentandosi in testi come Un tram che si chiama desiderio e La strana Coppia; lavora con L’Ente teatro Cronaca diretto da Mico Galdieri nel testo in lingua spagnola Otro perro del hortelano; con Carlo Cerciello in Terrore e Miseria del Terzo Reich, il Cielo di Palestina ed Ecuba; con Walter Manfrè ne La Confessione , con G. Sollazzo, con M. Del Grosso in Assunta Spina, col teatro La Giostra in Antigone Circus, con Paolo Spezzaferri e il Teatro Pubblico Campania in Sei personaggi in cerca d’autore, La patente e L’uomo dal fiore in bocca; con Pina Di Gennaro in Just; con la compagnia de li Cunti diretta da Niko Mucci in Ida e Ada al bar di Edo; con Teatro in Fabula e Aniello Mallardo in Il povero Piero. In ambito televisivo lavora in ‘La Squadra’ e in ‘Un posto al sole’ Rai3. Nel 2011 fonda l’associazione Teatri di Seta con cui propone lo spettacolo Terra di mezzo. Nello stesso anno vince il premio come Migliore Attrice alla VI edizione del ROTA IN FESTIVAL 2011 – Festival Europeo della nuova drammaturgia e dei gruppi teatrali emergenti per lo spettacolo Mamma Piccole tragedie minimali di A. Ruccello con la regia di Giusy Crescenzo.
Fabiana Fazio, in qualità di attrice lavora con Carlo Cerciello ne La rivolta degli angeli, Ecuba e Marat-Sade Talk Show; con Walter Manfré in La confessione, con Pippo Cangiano in Scatti, con Teatro di Legno in Devot, con Giusy Crescenzo in Mamma – piccole tragedie minimali, con Boris Caksiran in Mud; lavora come attrice e scenografa con Massimo Maraviglia in Appunti di un riparatore. Dal 2009 lavora come doppiatrice di avventure grafiche per il 10th art studio e Adventure Production, speaker per i Percorsi di luce e campagne pubblicitarie di F. Capotorto. Dal 2001 è membro stabile del Teatro dell’Anima -Bottega del Liocorno-, fondata da Dario Aquilina, progetto di ricerca antropologica e psicologia transpersonale. Col Teatro dell’Anima mette in scena La conferenza degli uccelli, Les Chemins de L’Exil-in collaborazione col Theatre Arcan del Burkina Faso-, I patafisici e L’ultima settimana di Boss Boss -in collaborazione con Salvatore Gatto. Lavora come operatrice teatrale presso Istituti secondari di primo e secondo grado e Istituti di ricerca teatrale. Vince il PREMIO GIRULA’ nel 2011 come attrice giovane, in ex aequo con il cast Angeli custode de La rivolta degli angeli di Carlo Cerciello.
Valeria Frallicciardi, in Teatro ha lavorato come attrice con Carlo Cerciello in Terrore e Miseria del Terzo Reich, La Rivolta degli Angeli, Il Cielo di Palestina, Ecuba, Sottovuoto Spinto, Moby Dick; con Walter Manfre’ in La Confessione; con Peppe Celentano in Napoli Milionaria e Ladri di sogni, con Aniello Mallardo in Serafino Gubbio Operatore e Una partita a scacchi ; con Giusy Crescenzo in Mamma piccole tragedie minimali .Come Assistente alla regia lavora con Carlo Cerciello in Don Giovanni ritorna dalla guerra, Brutto, Nun e’ Peccato.. Al Cinema lavora con Ivano Di Natale e Alessandro De Vivo nel cortometraggio “The Story of Mother” che ha partecipato nel 2011 a numerosi festival tra cui The New York City Horror Film Festival, Boston International Film Festival, Fantasy Horror Award, Napoli Film Festival, Hollywood Reel Independent Film Festival. Nel 2011 vince il Premio Girulà come attrice giovane, in ex aequo con il cast Angeli custode de La Rivolta degli Angeli per la regia di Carlo Cerciello.